IL CASO – NO ALLA CHIUSURA INPS, INVIATE 1.200 FIRME AL MINISTRO POLETTI

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Indebitamento-Inps-e-le-pensioniISCHIA – Il pacchetto della speranza è in viaggio verso via Vittorio Veneto in Roma. Contiene centinaia di firme, raccolte in pochi giorni per sventare la trasformazione della sede isolana dell’Inps in un semplice punto cliente. Arriverà negli uffici del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali martedì prossimo. La raccolta effettuata dal circolo di Rifondazione di Ischia è indirizzata direttamente all’attenzione del ministro Poletti, che nella sua recente visita sull’isola d’Ischia si era mostrato sensibile sulla delicata rimodulazione. Il circolo della Rifondazione Comunista isolana ha avviato negli ultimi giorni del 2014 una campagna lampo che in meno di dieci giorni, fino alla vigilia di Natale, è riuscita a raccogliere 1200 firme. Una media di un centinaio di firme al giorno che testimonia la profonda apprensione della popolazione riguardo a un altro colpo operato in nome della spending review che elimina dal territorio isolano un fondamentale servizio utilizzato da migliaia di persone. L’Inps isolana elabora qualcosa come 9000 domande di disoccupazione l’anno e proprio la natura insulare del nostro territorio spesso non garantisce un’adeguata continuità territoriale. Inoltre, per un disoccupato stagionale il costo di uno spostamento a Pozzuoli risulta oneroso; ancor peggio quando si tratta di un disabile che qui a Ischia può farsi visitare nella sede dell’agenzia. Una sede quindi reputata da Rifondazione e da buona parte della popolazione isolana parte integrante dell’economia reale dell’isola che poggia prevalentemente sul lavoro stagionale.

DOMANDE DI DISOCCUPAZIONE ELABORATE A POZZUOLI

Da quest’anno quindi l’enorme carico di lavoro sobbarcato dall’Inps verrà gestito da qualche agenzia della terraferma, probabilmente quella di Pozzuoli. Le migliaia di pratiche dei lavoratori ischitani verranno quindi lavorate dagli uffici puteolani, un passaggio che comporterà inevitabilmente delle lungaggini che ricadranno sulla velocità con cui verranno distribuiti gli assegni di disoccupazione per affrontare il periodo invernale.

LA LETTERA DI RIFONDAZIONE AL MINISTRO POLETTI

Il circolo di Rifondazione correda le carte della petizione inviata tramite raccomandata di un’accorata lettera che tenta di far leva sul buon senso del ministro in modo che si possa trovare quanto prima una soluzione. «Egregio Ministro, – scrivono i rifondaroli –  abbiamo pensato di rivolgerci a Lei, non solo per il Suo alto ruolo istituzionale, ma soprattutto specifico per la materia di cui trattasi. Ci permettiamo di ricordarle che quando, nello scorso mese di dicembre, è stato ospite gradito sulla nostra isola, ha potuto constatare di persona le condizioni logistiche ed il tessuto economico della stessa. Vogliamo, col nostro gesto, renderla portavoce nelle istanze deputate a tali decisioni, della volontà e della necessita dei cittadini dell’ isola d’Ischia che la nostra isola non venga ancor più “isolata”dall’ assenza di un ente fondamentale per l’ economia della stessa». La lettera continua poi con l’evidenziare quanto sia nevralgica la sede dell’Inps per l’isola d’Ischia: «Pare superfluo ricordare che il tessuto lavorativo isolano poggia sulla stagionalità e che quindi, come potrà verificare nelle sedi opportune, gli ammortizzatori sociali sono il supporto indispensabile alla sopravvivenza economica della maggior parte dei cittadini, dei pensionati e degli invalidi. Ciò che le inviamo è una lettera/richiesta a firma di oltre mille cittadini che in forma spontanea si sono auto-organizzati per una petizione popolare che porti alla luce una decisione dei vertici dell’ INPS che in maniera abbastanza illogica potrebbe privare il territorio di un ente cosi come prima specificato indispensabile ad una continuità economica (già di per se povera).I colpiti in questo caso sarebbero ancora una volta i soggetti più deboli. Va da se, che una persona cosi attenta alle politiche sociali, cosi come ha dimostrato durante la sua breve visita sull’ isola sia meritevole della nostra fiducia, affinché possa impedire una scelta frettolosa e ingiusta (e poco funzionale) circa l’ agenzia dell’ INPS di Ischia.