IL CASO – PIAZZALE CITARA: 100 GIORNI PER UNA RISPOSTA, IL “BOICOTTAGGIO” DELLA REGIONE

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PIAZZALE CITARADI GAETANO FERRANDINO

FORIO – E’ una vicenda dai contenuti decisamente oscuri, talmente paradossali che pensare semplicemente che si tratti dei consueti ritardi della burocrazia italiana e campana prima di ogni altra cosa. La storia si svolge sull’asse tra Forio, la Regione Campania e probabilmente qualche intruso che potrebbe aver messo – ma il condizionale è d’obbligo – lo “zampino” nelle lungaggini per i classici interessi di bottega, e presumibilmente nel senso letterale del termine. Oggetto di discussione sono i lavori al Piazzale di Citara, che lunghi lo sono stati per davvero al punto che sono ancora ben lungi dall’essere terminati, ma che hanno messo in mostra un atteggiamento quantomeno inusuale di Palazzo Santa Lucia. I fatti sono questi. E’ lo scorso 2 settembre, e dunque parliamo di oltre quattro mesi fa, quando il responsabile del I settore, l’arch. Giovanni Matarese, invia una nota con PEC (Posta Elettronica Certificata) all’area generale di coordinamento Lavori Pubblici della Regione Campania, avente ad oggetto “lavori di riqualificazione urbana del piazzale sito in località Citara, trasmissione perizia di variante: richiesta utilizzo economie d’asta”.

Nel documento dal Comune del Torrione chiedono una semplice delucidazione, come dimostra lo scarno testo: “Per le determinazioni di competenza di codesto settore – scriveva Matarese – si trasmette in allegato la perizia di variante e suppletiva riguardante il progetto dei lavori di cui in oggetto, con relativo atto di approvazione di questo ente. Con la presente si chiede l’autorizzazione all’utilizzo dell’intera economia d’uso per la copertura finanziaria delle maggiori spese di cui alla variante allegata nonché per il finanziamento di alcune ulteriori e necessarie opere complementari. Si sottolinea che le opere previste in variante, nonché quelle complementari, rivestono carattere di urgenza e di necessità per garantire l’eseczione dei lavori strettamente indispensabili al raggiungimento degli obiettivi di eiqualificazione dell’area interessata. In attesa di favorevole riscontro alla presente, si porgono distinti saluti”. Come si evince chiaramente dalla nota da Forio chiedevano una semplice informazione, utilizzare cioè le economie d’uso, e soprattutto si sottolineava l’urgenza della questione, vista la necessità da parte dell’amministrazione guidata da Francesco Del Deo di rimettere in senso quel benedetto piazzale. Ed invece, nonostante tutto, da Napoli questa benedetta risposta non arrivava mai. Giungeva, pensate un po’, soltanto il 24 dicembre, alla vigilia di Natale, con il funzionario incaricato che rispondeva con un diniego alla richiesta dell’ente comunale: le economie d’uso non possono essere utilizzate. Ora, ci si chiede, possibile che per rispondere con tre scarne righe ad una domanda banale occorrano addirittura quasi centoventi giorni?

Insomma, come diceva il buon Giulio Andreotti “a pensar male si fa peccato ma spesso si indovina” e così nei palazzi che contano, in quel di Forio, le malelingue hanno cominciato ad avere il sopravvento. Con un tam tam di voci, in particolare quella che avrebbe voluto un amministratore comunale fare forti pressioni su un personaggio politico molto influente in terraferma vista la carica che ricopre, per fare in modo che da Palazzo Santa Lucia se la prendessero quanto più comoda possibile per rispondere in maniera positiva o negativa al quesito posto. E tutto questo, va sottolineato, nell’ottica di riuscire a favorire un parente che dalla ristrutturazione del Piazzale di Citara non sarebbe uscito bene, dovendo rinunciare ad una porzione di immobile realizzato in maniera non conforme alle normative vigenti. Per la cronaca, per ovviare al problema giunto dalla Regione, a Forio sono dovuti correre ai ripari e proprio nell’ultimo giorno dell’anno solare, il 31 dicembre, hanno dovuto approvare una delibera di giunta municipale avente ad oggetto “lavori di riqualificazione del Piazzale Citara, presa d’atto perizia di variante ed approvazione nuovo quadro economico”. E proprio nell’atto firmato da sindaco ed assessori viene fatto notare come “con nota della giunta regionale della Campania prot. n. 877744 del 24/12/2014, inviata a mezzo PEC ed acquisita al protocollo generale del Comune n. 33656 del 30/12/2014, allegata alla presente, circa la suddetta richiesta di utilizzo delle economie d’uso si comunicava che l’istanza non è procedibile per il rispetto dei limiti imposti dal patto di stabilità interno, relativamente al tetto di spesa assegnato dalla Giunta Regionale alla direzione generale per i Lavori Pubblici e la Protezione Civile”.

In parole povere, se non avesse ovviato l’ente locale, di fatto ci si sarebbe trovati di fronte al paradosso di un piazzale che sarebbe stato oggetto di lavori soltanto su uno dei due lati, decisamente una stortura. E questo è il motivo per il quale il Comune, come si legge sempre nella delibera, ha “ritenuto opportuno prendere atto della perizia di variante di cui sopra e per gli effetti approvare il nuovo quadro economico che prevede un aumento di spesa di euro 55.615,57, pari alle economie derivanti dal ribasso d’asta offerto dall’impresa aggiudicataria al fine di eseguire le opere necessarie per il completamento dell’opera di cui trattasi”. Soldi che, è opportuno rimarcarlo, usciranno dalle casse comunale e dal corrente esercizio finanziario. E adesso a meno di intoppi si potrà ripartire. Nella speranza, però, che si faccia tutto in fretta. I commercianti sono esasperati, e pure da tempo, e lo spettacolo offerto ai turisti non è certamente dei migliori. Resta quell’ombra, quel sospetto di chi potrebbe aver provato a fare ostruzionismo ma questo ormai dovrebbe essere un problema superato. E usiamo sempre il condizionale perché a Forio, come è noto, molto spesso l’impossibile diventa possibile. E qualche volta, diciamolo francamente, anche realtà.