PROCIDA (C.S.) – Il TAR Campania ha chiuso una parentesi del procedimento che il Comune di Procida aveva avviato con l’impugnazione del PTCP adottato dal Sindaco Metropolitano di Napoli.
Al vaglio del giudice amministrativo vi era la richiesta di sospendere gli effetti del Piano Territoriale di Coordinamento del gennaio 2016, alla luce delle disposizioni integrative e correttive dettate dallo stesso Sindaco Metropolitano nel successivo mese di aprile con le quali faceva sostanzialmente “retromarcia” rispetto al Piano adottato e già impugnato dal comune di Procida, chiarendone la portata esclusivamente interlocutoria ed endo-procedimentale.
Ebbene, con Ordinanza del 28 settembre, il TAR ha ritenuto non sussistenti ragioni per sospendere gli effetti di un atto ritenuto espressione di una “volontà generale di pianificazione”, e dunque privo di concretezza applicativa.
La Città Metropolitana ha infatti drasticamente ridimensionato gli effetti dell’atto adottato, con ciò facendo venir meno le ragioni d’urgenza e la delicata problematica relativa all’applicazione delle cd. clausole di salvaguardia in esso contenute, ammettendo – nei fatti – un passo falso.
Il procedimento di impugnazione rimane in corso per le successive valutazioni di merito rispetto ad un atto che – per modalità di adozione e contenuti – continua a destare notevoli perplessità.
Si è chiusa, pertanto, una prima fase con effetti soddisfacenti per l’Ente ma rimane pur sempre aperta la più complessa problematica della pianificazione urbanistica e paesaggistica del comune, coinvolgente in primis la Regione Campania, ente deputato – di concerto con il competente Ministero – alla panificazione paesaggistica.
Su queste tematiche l’Amministrazione mantiene alta l’attenzione e non risparmierà energie per portare avanti – nello spirito di una reale copianificazione territoriale – una concertazione approfondita volta alla consapevole salvaguardia del paesaggio attraverso un percorso di modifica del PTP del 1971.