Carissimo/a, il Signore ti dia pace! Benvenuto sulla nostra Isola! Sono contento che tu sia riuscito a ritagliarti qualche giorno di distensione. Spero che qui tra noi tu possa stare bene e, una volta lasciata l’Isola verde, ritorni con rinnovato entusiasmo alla vita di sempre. I giorni della vacanza possono rappresentare un tempo particolarmente fecondo che consente di ritrovare energie e motivazioni per disporsi a fare meglio e con più entusiasmo ciò che facciamo solitamente, ma anche un’occasione per riprendere in mano la propria vita, guardarla con serenità e decidere di darle nuovo indirizzo e sapore. Spero soprattutto che tu possa fare l’esperienza di sentirti pensato e amato da Dio e di scoprire, anche attraverso la contemplazione dello spettacolo meraviglioso che Ischia ci offre, che Dio ci ha colmati di tanti doni anche se, in molti casi, non sappiamo più riconoscerli.
A volte pensiamo che il riposo sia sinonimo di inattività e perciò lo releghiamo all’ambito dello sterile e dell’inutile e riteniamo che la festa abbia a che fare con l’ebbrezza di una sciocca evasione. Papa Francesco ci ricorda invece che il riposo e la festa sono un’iniziativa di Dio. Sia dell’uno che dell’altra il Papa ci dice che hanno a che fare con lo sguardo. Essi hanno infatti la funzione di farci recuperare uno sguardo amorevole e grato sulla vita e di aiutarci a capire che noi siamo più di ciò che facciamo o produciamo e che ognuno di noi è nato da uno sguardo di Dio di cui Lui continua a farci dono. Recuperare quello sguardo ci dà la possibilità di ritrovare la Vita. Il tempo del riposo – dice Papa Francesco nella Laudato si’ – ha pure la funzione di generare in noi “un ampliamento dello sguardo” (237) che ci aiuti a vedere anche gli altri come un dono per noi e, perciò, a promuoverne la dignità e a riconoscerne i diritti.
Grazie per essere venuto a Ischia. La scelta di trascorrere sull’Isola alcuni giorni di distensione è per noi motivo di speranza e sprone a non perdere la fiducia. Dopo il terremoto del 21 agosto scorso si è registrata una diminuzione del numero dei turisti e, in tanti, è nata la preoccupazione che anche quest’anno si dovesse assistere ad un calo delle presenze. Grazie anche a te e a quanti hanno pensato ad Ischia come meta per le loro vacanze, sarà invece possibile rassicurare coloro che operano nel settore turistico che non perderanno il posto di lavoro. Tanti, a causa del sisma, hanno perso già la casa e ora non avere più garanzie, neppure rispetto al lavoro, sarebbe per loro e per le loro famiglie davvero drammatico; perché il lavoro – lo sai – significa pane, dignità, pacifica convivenza. Mentre ti rinnovo l’augurio di una buona permanenza sull’Isola, rivolgo il mio pensiero a quanti, malati, anziani e poveri, trascorreranno nel disagio questa estate: a loro assicuro la mia speciale preghiera. Dio li benedica, e custodisca coloro che, anche in estate, si prenderanno cura di loro. A tutti il mio saluto e la benedizione del Signore! Buona estate 2018.
- Pietro Lagnese
Vescovo d’Ischia