Avanti c’è posto. Dopo che 38 gestori di concessioni demaniali di Ischia hanno proposto ricorso al Presidente della Repubblica chiedendo di dichiarare nulli gli atti con cui il Comune ha prorogato le concessioni sino al 31 dicembre 2024 (chiedendo di applicare l’estensione fino a tutto il 2033), ecco che arrivano anche altre attività “ritardatarie” che parimenti propongono ricorso al capo dello Stato affidandosi all’avvocato Felice Pettorino, che già rappresentava il precedente esercito come legale. Su tutti c’è il Punta Molino che proprio di recente è stato acquisito da Teresa Naldi, che ha fortemente voluto puntare sull’iniziativa giudiziaria (solo giuridicamente firmata da Eugenio Ossani che risulta ancora l’amministratore della società in attesa che si ultimino gli atti per il passaggio di consegne), poi nell’elenco dei ricorrenti figurano anche Bagno Filippo, Rosaria Marsili, Ristorante Bagno da Luigi a Mare. Anche in questo secondo ricorso non cambia il leit motiv dei firmatari dello stesso: obiettivo annullare gli atti del Comune d’Ischia che prorogavano le concessioni demaniali di riferimento fino al 31 dicembre 2024 e ritenerle automaticamente estese fino a tutto il 2033. E la differenza non è da poco. Per la serie, Mattarella pensaci tu…