ISCHIA AMBIENTE E IL FURTO DI CARBURANTE, INIZIANO LE TESTIMONIANZE

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Stamane dinanzi al collegio della Quarta sezione penale del Tribunale di Napoli è in programma l’esame di due testi indicati dall’accusa nell’ambito del processo per il presunto furto di carburante perpetrato ai danni della società Ischia Ambiente. Salvatore Mazzella, Andrea Sorice, Emiddio Ungaro e Ciro Cenatiempo sono accusati di furto, abuso d’ufficio, ricettazione e incauto acquisto, ipotesi di reato legate appunto alla presunta illecita sottrazione di carburante ai danni della citata società, partecipata al 100% dal Comune, che gestisce il servizio di nettezza urbana sul territorio dell’ente di via Iasolino. Il processo è stato incardinato presso la Quarta sezione del Tribunale di Napoli, collegio c.
Nella prima udienza, svoltasi la scorsa primavera, ci si dedicò essenzialmente alla richiesta e all’ammissione dei mezzi di prova, e alla discussione di alcune questioni preliminari.
Oggi dovrebbero essere dunque esaminati due testimoni tra quelli indicati dal pubblico ministero. Quest’ultimo contesta reati legati a fatti risalenti a circa quattro anni fa. Secondo l’accusa il furto di benzina sarebbe stato perpetrato tramite un accordo tra Ciro Cenatiempo, che all’epoca rivestiva il ruolo di direttore di Ischia Ambiente, e Salvatore Mazzella, magazziniere della stessa società. Mazzella è accusato di furto. C’è anche l’ipotesi di reato di abuso d’ufficio, in concorso, per Mazzella e Cenatiempo. Nei confronti di Andrea Sorice, l’accusa è di ricettazione.