Nella mattinata odierna e nei prossimi giorni è operativo sull’Isola di Ischia uno dei due L.A.M. – “Laboratorio Ambientale Mobile” del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera per un’attività di monitoraggio e controllo degli scarichi dell’Isola di Ischia che sversano nelle acque dell’Area Marina Protetta “Regno di Nettuno”.
L’attività in questione è inserita in una più generale pianificazione di intervento nazionale nelle Aree Marine Protette istituite. A tal proposito è stata formalizzata una specifica convenzione tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ed il Comando Generale delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera.
L’impiego dei LAM permette l’accertamento di violazioni che possano causare danni o situazioni di pericolo per l’ambiente marino e costiero, il cui accertamento ricade tra i vari compiti istituzionali del Corpo delle Capitanerie di Porto. I LAM sono coordinati dal 3° Reparto del Comando Generale e vengono impiegati sull’intero territorio Nazionale su richiesta dei comandi Guardia Costiera periferici. Grazie alla possibilità di raggiungere in maniera rapida la zona interessata e di ottenere i risultati delle analisi di laboratorio in tempi molto brevi, i LAM risultano adeguati per fornire risposte immediate sullo stato delle acque analizzate. Essi permettono di individuare in acqua dolce, di mare e reflue inquinamenti da metalli e da altre sostanze chimiche, da sostanze organiche e di tipo fecale. A bordo dei LAM, come in questo caso, sono impiegati militari della Guardia Costiera, laureati in discipline scientifiche ed in possesso di abilitazione alla professione di Biologo.
I mezzi in questione sono stati forniti direttamente dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, nell’ambito del programma di potenziamento delle attività operative per la vigilanza ambientale, gli automezzi sono allestiti ed equipaggiati con attrezzature da laboratorio per l’esecuzione di analisi chimico-fisiche e microbiologiche su campioni d’acqua; possono essere analizzate acque dolci, marine e reflue con l’impiego di appositi kit analitici. La strumentazione in dotazione ai LAM (Laboratori Ambientali Mobili) consente di eseguire il monitoraggio ambientale dei corpi idrici superficiali e il controllo del rispetto dei limiti di emissione degli scarichi idrici in corpi d’acqua superficiali. I LAM sono dotati di specifiche attrezzature per il campionamento di acque superficiali e profonde:
- Bottiglia Niskin (per il campionamento della colonna d’acqua a profondità stabilite)
- campionatore per idrocarburi (che consente di campionare gli idrocarburi presenti in superficie)
- asta telescopica con relativi supporti.
La strumentazione utilizzata per effettuare le analisi chimico-fisiche e microbiologiche è composta da:
- uno spettrofotometro UV/VIS per la determinazione dei metalli pesanti e dei nutrienti;
- una sonda multiparametrica per la misura di pH, potenziale redox, ossigeno disciolto, conducibilità, resistività, salinità e temperatura.
La rilevazione degli idrocarburi è eseguita con un fluorimetro subacqueo, mentre il metodo delle membrane filtranti permette di verificare la presenza di microrganismi patogeni, dovuti ad inquinamento fecale, nei campioni d’acqua.
Si effettuano altresì analisi di tipo chimico, in provette con l’impiego di termoreattore e spettrofotometro, per la determinazione della concentrazione di azoto (nitrati e nitriti), fosforo (fosfati), zolfo (solfati e solfiti), COD, metalli in tracce, cadmio, rame, ferro, piombo, tensioattivi (anionici, cationici e non ionici). Al termine delle analisi vengono redatti rapporti di analisi in cui vengono descritte le risultanze ottenute in laboratorio.
I LAM, sui quali opera personale della Guardia Costiera in possesso di adeguate qualifiche professionali (biologi iscritti all’albo, periti chimici, ecc.), hanno ottenuto, il 13 luglio 2013, la certificazione di sistemi di gestione della qualità ISO 9001:2008 e sono in grado di eseguire missioni “sul campo” con tempi di attivazione praticamente immediati e risultati analitici ottenuti in 24 ore.
Dal momento della loro attivazione sono stati impiegati in ausilio di numerose operazioni condotte dai Comandi periferici del Corpo delle Capitanerie di Porto, nell’ambito di attività d’indagine delegate e coordinate dalle locali Procure della Repubblica, finalizzate all’accertamento e repressione di illeciti ambientali perpetrati in danno dell’ambiente marino e costiero; tra queste, si possono citare le indagini sulla Terra dei Fuochi e quelle presso i SIN di Taranto e Brindisi.
Va inoltre ricordata l’attività di monitoraggio delle acque marine all’Isola del Giglio, eseguita, in affiancamento agli enti preposti, durante le operazioni di parbuckling della Nave “Costa Concordia” e della Moto-Nave “Gokbel” nelle acque antistanti il porto di Ravenna.