ISCHIA, NEL PALAZZETTO UN NUOVO EXPO’: IL COMUNE LANCIA IL BANDO

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palazzetto ischiaISCHIA – Per oltre vent’anni, prima che una serie di vicissitudini obbligassero gli organizzatori ad emigrare dapprima a Barano e poi a Casamicciola, era uno di quegli eventi che caratterizzavano l’agosto ischitano, al punto tale da diventare un appuntamento consolidato dove tutti – tra residenti e turisti – almeno una volta ci facevano una capatina. Dopo la fine dell’era dell’Expò promosso ed organizzato dai fratelli Irace al Palazzetto dello Sport di Ischia, adesso la struttura intitolata a Federica Taglialatela si prepara nuovamente ad ospitare un evento espositivo. Dire di quale natura e soprattutto chi sarà che si occuperà della sua realizzazione, ovviamente, è ancora prematuro, ma gli indirizzi dell’amministrazione comunale sono stati individuati e chiariti in una delibera di giunta votata dal sindaco Giosi Ferrandino e dai suoi assessori al gran completo. Nell’atto si stabilisce, di fatto, di impartire indirizzo “agli uffici di competenza afferenti all’area economico-finanziaria al fine di interessare sia la cittadinanza, sia le associazioni locali che l’imprenditorialità del territorio e non solo all’iniziativa di concessione in uso a terzi del Palazzetto dello Sport ed aree limitrofe, per la realizzazione di un evento espositivo di interesse turistico, culturale, artigianale, enogastronomico e di pubblico intrattenimento volto ad incrementare l’offerta di manifestazioni e spettacoli in programmazione per la stagione turistica 2015, arricchendone il calendario, nonché al fine di realizzare nuove forme di attrazione e di intrattenimento anche musicali e cinematografiche per tutte le fasce di età inclusa la popolazione in età scolare che nei mesi estivi soffre la mancanza di eventi dedicati”.

Insomma, il compito degli uffici comunali sarà quello di effettuare una indagine di mercato – in ogni caso, si badi bene, non vincolante per l’amministrazione – alla ricerca di soggetti in grado di rispondere a quanto contenuto nella delibera, tenendo presente che “le eventuali manifestazioni di interesse che arriveranno saranno esaminate e valutate da apposita commissione, considerando la fattibilità e la qualità delle progettualità e delle programmazioni proposte rispetto al raggiungimento degli obiettivi dell’amministrazione su indicati, senza alcun aggravio di spesa alla pubblica amministrazione stessa”.  Ma è opportuno adesso soffermarci su quelli che saranno alcuni parametri per la concessione del Palasport Taglialatela. Nella delibera, accompagnata da un avviso pubblico, si legge che la struttura sarà concessa per lo svolgimento dell’evento dall’1 al 31 agosto, ma siccome bisognerà montare e smontare le strutture l’affidatario potrà usufruirne dal 15 luglio al 31 luglio. Il termine ultimo per lo smontaggio e lo sgombero è previsto per il 15 settembre, ogni giorno di ritardo eventuale nella consegna del bene costerà una penale di 1.033 euro. Nell’atto si legge pure che “l’affidatario per tale concessione verserà al Comune di Ischia il canone di euro 38.272,00 comprensivo degli oneri di tassa smaltimento rifiuti, oltre un rimborso forfettario di euro 2.000 comprensivo del costo del personale comunque impiegato presso l’impianto. Tale canone è versato entro e non oltre l’inizio delle operazione di installazione degli stands”, Insomma, pagamento anticipato, ma tutto sommato la somma pare essere abbordabile, se si considera in altre realtà territoriali della nostra isola quanto si paga per occupare per un determinato periodo spazi decisamente meno ampi ed ospitali del Palasport ischitano.

Per il resto siamo davanti alle solite clausole che prevedono che la manifestazione sia riservata ad espositori ed aziende in possesso di autorizzazioni amministrative, che il 40 per cento degli spazi siano dedicati a prodotti artigianali e tipici campani, che si debba nominare un responsabile della sicurezza e garantire la custodia di tutti i beni contenuti all’interno della struttura comunale. Insomma, la caccia al nuovo Expò è aperta. E l’impressione è che saranno in molti a farsi avanti, e forse questo è un bene: che la scelta, che dire, ricada sul soggetto migliore, in grado di rilanciare un evento che comunque – nonostante qualche malumore dei commercianti – era diventato un momento di aggregazione.