ISCHIA, PINO A RISCHIO CROLLO NELLA PINETA DEI BAMBINI

153

di Gennaro Savio

La tropicalizzazione del clima che anche all’isola d’Ischia sta riservando tempeste di vento sempre più violente ed improvvise, negli ultimi giorni ha riportato prepotentemente di attualità la pericolosità di molti alberi secolari presenti lungo le nostre strade e di cui da tempo con i nostri servizi giornalistici ne denunciamo la potenziale pericolosità. E a dimostrazione di quanto andiamo asserendo, nei giorni scorsi un pino enorme è crollato all’esterno della scuola media non causando danni a cose e persone solo perché era piantato nel cortile retrostante l’edificio scolastico. Ebbene, in queste ore alcune mamme, preoccupate per l’incolumità dei loro bambini, ci hanno segnalato la presenza di un pino secolare secco da mesi che si trova nella pineta Mirtina proprio nel mezzo del parco-giochi, quello adiacente all’uscita su via Mirabella tanto per intenderci. E cosi’ tra le giostrine frequentati dai nostri figli svetta da tempo lo spettro del possente albero il quale nonostante sia seccato da mesi, ancora non è stato rimosso: assurdo! Cosa si aspetta a rimuoverlo? Sindaco Giosi Ferrandino e amministratori tutti, lo farete rimuovere ad horas visto che pende come una spada di Damocle sulla testa dei bambini che frequentano questa pineta?
Ma non è tutto. Infatti oltre ad un albero di piccola taglia crollato sul viale principale e non ancora rimosso, nella pineta Mirtina sempre più abbandonata al suo destino di pietoso degrado, sono tanti i pericoli in agguato per i suoi fruitori, soprattutto per i più piccoli. Panchine spaccate e divelte, alberi cadenti e giostrine rotte ed inutilizzabili completano il disastroso quadro di questo parco pubblico sempre più pericoloso da frequentare a causa dell’insensibilità e dell’incapacità politica ed amministrativa dell’Amministrazione guidata dal Sindaco Ferrandino i cui componenti durante le campagne elettorati hanno sempre promesso attenzione per il territorio e fioriere curate. Ma come era facilmente prevedere, si trattava solamente di effimere promesse elettorali visto il degrado da Terzo mondo in cui versa tutto il territorio del Comune di Ischia a partire dal centro storico che dovrebbe rappresentare un salotto sempre accogliente per un Paese degno della propria vocazione turistica.