Nella mattinata odierna,presso del Commissariato straordinario per gli interventi di ricostruzione, di assistenza alla popolazione e di ripresa economica nei territori dei Comuni dell’isola d’Ischia, si è svolta una riunione di verifica sull’attuazione del Protocollo di Intesa per la sicurezza e legalità nei cantieri edili conseguenti alla ricostruzione nei territori dell’isola di Ischia colpiti dagli eventi sismici del 21 agosto 2017 e dall’alluvione del 26 novembre 2022, alla presenza di tutti i firmatari e delle Forze dell’ordine .
Il Prefetto di Napoli ha rappresentato che lo strumento pattizio fa seguito ad una serie di iniziative attuate dalla Prefettura a seguito degli eventi calamitosi da cui l’isola è stata interessata, ai fini del monitoraggio antimafia delle attività economiche e delle ditte operanti in quel contesto, per prevenire ogni forma di infiltrazione da parte della criminalità organizzata.
Già nei primi giorni del 2024, infatti, si è provveduto a focalizzare alcune situazioni, da subito apparse di potenziale criticità, ed è stato eseguito un accesso ispettivo presso un cantiere sito in Casamicciola Terme nonchè adottate ben 16 interdittive, emesse nei confronti di altrettante imprese.
Al fine di rendere più efficaci gli strumenti di prevenzione antimafia nella fase della fase della ricostruzione, si è dato impulso, insieme al Commissario Straordinario Legnini, alla redazione e poi alla stipula del richiamato Protocollo di intesa, sottoscrittoin data 12 aprile 2024, congiuntamente al prefetto Canaparo, Responsabile della Struttura SISMA operante presso il Ministero dell’Interno, al CommissarioLegnini e a tutti gli attori coinvolti, Regione Campania, Sindaci dei 6 Comuni dell’Isola,INPS, INAIL, ASL, associazioni di categoria dei costruttori edili e dei sindacati dei lavoratori edili.
Il Protocollo, oltre a confermare la positiva collaborazione interistituzionale tra tutti i soggetti citati, ha puntualmente determinato le competenze in materia di verifiche antimafia, prevedendo la possibilità che le cautele antimafia vengano applicate anche ai cantieri privati che usufruiscono di contribuzione pubblica,indipendentemente dall’importo dei contratti di appalto, sub-appalto e sub-affidamento.
Il Protocollo ha anche ampliato le competenze delle istituzioni coinvolte nelle attività di monitoraggio degli appalti che si svolgono nell’Isola,sia rispetto alla normativa antimafia sia in relazione alla tutela dei lavoratori impegnati nei cantieri per la ricostruzione.
La piena attuazione del protocollo sarà decisiva per assicurare la corretta esecuzione dei lavori post sisma e post alluvione.
L’attività di accesso ai cantieri siti nell’Isola di Ischia è proseguita poi, d’intesa con la Struttura per la prevenzione antimafia del Ministero dell’Internoe si è procedutodi recente a disporre due accessi ispettivi.
Uno dei due cantieri è stato sospeso nell’immediatezza dall’Ispettorato del Lavoro per gravi violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Sono state riscontrate anche violazioni sull’affidamento dei subappalti.
ll Commissario Legnini, ha fatto il punto sulle attività realizzate fino ad ora sull’isola. Un programma poderoso e complesso che comprende circa 400 interventi pubblici di cui 120 non ancora finanziati, 200 riferibili alla fase emergenzale (90 conclusi, altrettanti in fase di progettazione e 32 in esecuzione), 40 relativi alla ricostruzione pubblica post-sisma, 17 relativi agli edifici di culto. A tali cantieri si aggiungono quelli della ricostruzione privata che segnano un significativo avanzamento. Ha concluso sottolineando che la riunione si è rivelata positiva, riscontrandosi la condivisione, da parte di tutti i soggetti istituzionali presenti, sulla necessità di esercitare il massimo della vigilanza sui cantieri. Legalità e speditezza possono e devono coesistere ed il Protocollo di legalità non è un semplice documento formale ma contiene impegni sostanziali sui quali tutti i soggetti devono orientare le proprie attività.
La struttura commissariale ha già disposto l’obbligo, per i soggetti attuatori, di rispettare le norme contenute nel Protocollo, definendo anche le clausole da inserire nei contratti di affidamento dei lavori pubblici. Al fine, poi, di adottare il badge e il “settimanale di cantiere”, strumenti importanti per le attività di vigilanza e controllo, è stato chiesto e ottenuto l’utilizzo della piattaforma informatica della struttura post-sisma del Centro-Italia che sarà operativa nel giro di qualche mese. Inoltre, proprio ieri, la Regione Campania, su precisa richiesta della struttura commissariale, ha reso disponibile la propria piattaforma informatica per la sicurezza sui luoghi di lavoro. E’ stato, infine, previsto un esame più puntuale e aggiornato sull’obbligo di iscrizione delle imprese affidatarie di lavori finanziati con risorse pubbliche all’Anagrafe Nazionale Antimafia della struttura di Prevenzione Antimafia del ministero dell’Interno. Ha altresì ringraziatoil Prefetto di Napoli per la convocazione, di questa prima riunione del tavolo di monitoraggio, nonché il Prefetto Paolo Canaparo, direttore della Struttura per la prevenzione Antimafia del Ministero dell’Interno, per l’attenzione alla tematica in un momento cruciale per la ricostruzione post-frana e post-sisma. Nei prossimi mesi, vi sarà una forte crescita del numero dei cantieri, anche di quelli privati, ed è perciò opportuno intensificare le attività di vigilanza e di controllo. Dopo le due tragedie che hanno colpito duramente questo territorio, l’isola non può permettersi l’onta e il discredito dell’inquinamento dei cantieri da parte delle imprese malavitose.
Il Prefetto Canaparo ha ribadito la disponibilità della Struttura di Missione da lui diretta a collaborare con il Commissariato, i Comuni e tutti i soggetti istituzionali interessati alla ricostruzione, nell’impegno comune per rafforzare la tutela della legalità in questa delicata fase, prevenendo i tentativi di infiltrazioni mafiose, garantendo la sicurezza sui luoghi di lavoro e contrastando lo sfruttamento del personale impiegato nei cantieri. Lavorare insieme significa dare un segnale forte di coesione e di unità di intenti, per fornire risposte concrete e fattive alle comunità colpite, al sistema imprenditoriale e a tutti i lavoratori coinvolti nella ricostruzione.
I Sindaci e tutti gli interlocutori presenti hanno espresso viva soddisfazione per l’avvio del Tavolo di monitoraggio e verifica dei risultati del Protocollo, rinnovando la volontà di proseguire insieme il percorso intrapreso..
Il Prefetto di Napoli ha concluso l’incontro, ribadendo che l’attenzione resta alta e che l’attività di monitoraggio sui siti “sensibili” dell’isola sta continuando anche mediante l’effettuazione di sopralluoghi, a cura della DIA Direzione Investigativa Antimafia e delle Forze dell’ordine.
La prossima riunione del tavolo si svolgerà presso la Prefettura e gli incontri proseguiranno con cadenza periodica.