ISCHIA – “I politici e gli amministratori non possono scherzare con i soldi dei lavoratori”. Inizia così un comunicato stampa diffuso dai dipendenti della società partecipata Ischiambientem accusata dalle sue maestranze di non pagare gli stipendi ai dipendenti. “Tensione, preoccupazione e malumore serpeggiano tra le maestranze – si legge ancora – i politici hanno l’obbligo di garantire il sostentamento delle famiglie dei lavoratori, allo stesso modo, come hanno chiesto, in epoca recente, il voto. Gli amministratori garantire il pagamento degli stipendi ai dipendenti. Saldo, acconto e tredicesima devono essere retribuite entro la fine dell’anno. La Tarsu viene pagata da tutti i cittadini, sono solo fandonie le voci che il comune non ha soldi. Non ci interessa come sono stati gestiti i soldi della spazzatura, gli stipendi non si toccano. I lavoratori si scusano con i cittadini del comune d’Ischia se da domani si potrebbero creare difficoltà nella raccolta della spazzatura. Sotto l’albero, purtroppo, quest’anno i lavoratori di Ischia Ambiente non troveranno niente. Sono indette assemblee sindacali e proclamato lo stato di agitazione”. E contestualmente i sindacati hanno anche redatto un calendario delle assemblee, indette domani dalle 10 alle 12, venerdi dalle 3 alle 5 del mattino e dalle 9 alle 11, sabato dalle 3 alle 5 e dalle 10 alle 12 e lunedì, vigilia di natale, dalle ore 9 alle ore 11. Insomma, l’impressione è che possa avvicinarsi una nuova emergenza rifiuti.