Un’indiscrezione che appare molto fondata. La Procura della Repubblica, anche a seguito di alcuni esposti, avrebbe aperto un’indagine sul progetto relativo all’impianto geotermico sull’isola d’Ischia. Nel mirino una serie di consulenze per sostenere il progetto anche in un territorio particolare come il nostro e addirittura, ma questo è ovviamente soltanto un teorema, anche il terremoto che lo scorso 21 agosto ha causato ingenti danni a Casamicciola e Lacco Ameno. Ed è così che in questa vicenda che ovviamente ha ancora molti lati oscuri, entrerebbe in gioco anche l’Osservatorio Vesuviano e le sue previsioni sbagliate nella localizzazione dell’epicentro in quel maledetto lunedì. Un errore secondo alcuni addetti ai lavori comprensibile e che ci poteva stare, secondo altri (e va detto che parliamo di una stragrande maggioranza) impossibile da commettere anche se a leggere quei dati si fosse trovato un pivellino alle prime armi. In particolare si guarda con interesse all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia avrebbe infatti siglato una convenzione con la società Ischia Geotermia. Sulla vicenda criptiche appaio anche le dichiarazione del consigliere regionale e del portavoce campano dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli e Vincenzo Peretti: “Ci opporremo a qualunque ipotesi di realizzazione di centrali geotermiche sull’isola d’Ischia così come abbiamo fatto per altrettanti progetti scellerati che riguardavano l’area dei Campi Flegrei e tutte le zone a rischio sismico della Campania. La geotermia che ci vede favorevoli in molti casi non può essere realizzata in aree turistiche e densamente abitate. Non consentiremo a nessuno di fare business sulla pelle degli isolani e siamo pronti a denunciare qualunque attività sospetta che vada in questa direzione”. E poi una stoccata che rappresenta più di un indizio: “La direttrice dell’Osservatorio Vesuviano, Francesca Bianco, deve fare chiarezza anche su questa imbarazzante coincidenza – proseguono Borrelli e Peretti – per evitare di danneggiare ulteriormente l’immagine dell’Osservatorio più antico del mondo già fortemente compromessa. Sarebbe doveroso prima di rassegnare le dimissioni, come ci auguriamo faccia al più presto”.
Il progetto isolano riguarda il cosiddetto Impianto Pilota Geotermico denominato Serrara Fontana. Prevede per la cronaca la realizzazione di un impianto di produzione di energia elettrica alimentato dal liquido geotermico estratto da due pozzi di produzione e re-inettato nel sottosuolo in un altro pozzo, delle condotte per il convogliamento del fluido geotermico e dell’elettrodotto in media tensione interrato di connessione alla rete Enel. Sul sito del Ministero dell’Ambiente si leggeva altresì che l’impianto “Serrara Fontana” fa parte del Permesso di Ricerca per risorse geotermiche finalizzato alla sperimentazione di Impianti Pilota denominato “Ischia Forio”. La società proponente, come già rimarcato, è la Ischia Geotermia srl.