Sull’isola il mese di agosto va in archivio tra conferme e qualche anomalia, una tantum anche in positivo e questo non può che apportare benefici a un territorio come quello isolano che nel periodo di alta stagione diventa un pericoloso caleidoscopio, una sorte di ombelico del mondo che finisce inevitabilmente per essere abitato anche da personaggi poco raccomandabili, che siano o meno micro delinquenza o pezzi da novanta fa poca differenza. Al tirar delle somme e festeggiata la cosiddetta “Liberazione” (ormai ad Ischia, con un’ironia forse ingiustificata visto che le porte a certa gente molto spesso l’apriamo noi fittando case o addirittura cantine di pochi metri a una decina di persone che finiscono pure col dormire a turni…) possiamo partire da un presupposto. I controlli serrati sulle affittanze messi in atto da carabinieri e polizia in maniera incessante negli anni passato hanno indotto parecchi malintenzionati a disertare l’isola verde, ritenuta una meta nella quale non si poteva più villeggiare “tranquilli”: e confermiamo la nostra indiscrezione già riportata ai primi di agosto che voleva famiglie di villeggianti storici di Ischia essere state “avvistate” o identificate dalle forze dell’ordine in altre località quali Mondragone, Baia Domizia, Minturno, Scauri o anche Gaeta. Attenzione, però, perché il dato reale è che l’ottima attività di prevenzione posta essere dagli agenti del commissariato di polizia – guidati dal vicequestore Alberto Mannelli – e dai carabinieri di Ischia agli ordini del capitano Andrea Centrella, abbia nascosto la presenza di una serie di personaggi obiettivamente tutt’altro che raccomandabili, che comunque hanno trascorso un mese e più sul territorio isolano. Il che lascia intendere come l’isola sia comunque meta ambita da soggetti in alcuni casi oltremodo pericolosi per i loro precedenti penali in alcuni casi davvero “inquietanti”.
La presenza più pericolosa, e che di fatto ha tenuto impegnati per la seconda parte del mese di agosto i tutori dell’ordine, è stata quella legata alle fazioni di personaggi appartenenti al clan Mariano ed ai Quartieri Spagnoli. Soggetti che, per inciso, si resero protagonisti della folle rissa di ferragosto scoppiata dapprima all’interno del New Valentino e proseguita poi nella centralissima Piazzetta dei Pini dinanzi ad un atterrito popolo della movida. Dopo quel gravissimo episodio di cronaca arrivarono diverse denunce in stato di libertà all’autorità giudiziaria ma soprattutto iniziò un’intensa attività per polizia e carabinieri. Le “bande” rivali, infatti, si erano promesse un secondo round per regolare i conti ed avevano deciso che la location prescelta sarebbe stata Casamicciola. Da qui la marcatura stretta nei confronti di questi delinquenti, con personale in divisa ed in borghese che praticamente dal tramonto fino alle prime luci dell’alba doveva seguirli passo passo per evitare che potessero mettere a segno il loro assurdo piano. Tanto per rendere l’idea della pericolosità di questi schieramenti, basti pensare che tra i vacanzieri del clan Mariano c’era anche un uomo il cui fratello è stato assassinato qualche anno fa in un regolamento di conti purtroppo ben più spietato di una semplice scazzottata.
Ma quella che ci siamo messi alle spalle è stata anche un’estate che ha visto stazionare sull’isola personaggi di punta dei De Micco, Ponticelli ed anche una delegazione degli Amato Pagano. Insomma, non proprio vip degni di turisti a cinque stelle. Tra l’altro, secondo quanto trapela da fonti bene informate, molti di questi personaggi erano talmente certi di avere gli occhi puntati addosso da parte di polizia e carabinieri (il loro arrivo sull’isola era stato comunicato dalla terraferma) che in alcuni casi cambiavano anche continuamente il loro alloggio, non dormendo mai nella stessa struttura ricettiva per più di una notte o non fermandosi mai nel medesimo appartamento. Un modo come un altro per cercare di sottrarsi ad un pressing “asfissiante” che però non ha sortito i frutti sperati. Insomma, molta delinquenza è rimasta lontana da Ischia in questo 2018, ma di “occulto” c’è stato veramente tanto. Ecco perché c’è ancora da lavorare per restituire all’isola un turismo di qualità o quantomeno accettabile nel mese di agosto. Chi deve tutelare la sicurezza dei cittadini ha dato il suo contributo, adesso sta a noi chiudere la porta in faccia a questi soggetti.