Di Antonio Lubrano
Il rilancio sull’isola d’Ischia dell’attività presepiale sostenuta e portata avanti da un buon numero di appassionati ed esperti presepisti, in famiglia ed in luoghi pubblici, coincide, già da due anni con la nascita di una bottega d’arte aperta nel centro di Barano da Antonio Cutaneo artista dal multiforme ingegno sin dai tempi dei calzoni corti. Portato ad esprimersi in quasi tutte le forme di arte a lui congeniali, Cutaneo ha rispolverato la vecchia passione per la terracotta assimilata alla scuola dell’artista Egidio Taglialatela nel 1965. E’ la materia prima per sperimentarsi nella creazione dei pastori da presepe di varie dimensioni, con pezzi singoli, in coppia e composizioni rappresentative di scena come il pecoraio col suo gregge, il falegname, l’arrotino, il fruttivendolo, il mercato, l’acquaiuolo, il banco del pane con i classici tortanelli di san Biagio, il castagnaro, il ramista ed altri soggetti in tema, usciti dalla fertile fantasia del maestro, riconosciuto tale da una critica favorevole dovutagli per le numerose dimostrazioni di talento inconfutabili offerte da quando riesce ad esprimersi al meglio. I pastori in terracotta sono oggi al centro dell’attività artistica della sua bottega d’arte nata d’apprincipio con modelli di decorazione, forma di restauro varie, dipinti e collage in stoffa colorata del personale repertorio artistico di tutta una carriera che continua per l’appunto con l’esperienza da qualche mese dell’uso della terracotta in un campo di stretta attualità, quale è quello dei pastori da presepe. L’influenza di San Gregorio Armeno, la mecca dei pastori napoletani di medio ed alto pregio, lo tenta e lo incuriosisce, ma non lo prostra, perchè Cutaneo sa costruirsi da sé, specie in questo campo dove l’orgoglio di non sentirsi da meno dei maestri di Spaccanapoli gli quintuplica le forze e risorse creative, e con l’umiltà e la discrezione che lo contraddistinguono, si mantiene sul mercato con questo genere di prodotto che da quest’anno sull’isola porta la sua firma, con apprezzabile successo. Sono stati in tanti nel periodo natalizio passato ad aver visitato la bottega d’arte di Antonio Cutaneo, in Piazza San Roco nel centro di Barano, specie durante le settimane che hanno preceduto il Natale, allorquando si preparavano i presepi. Cutaneo sulle scaffalature della sua bottega aveva già posto in bella mostra diversi pezzi della sua recentissima produzione, qualcuno realizzato poche ore prima, con la coloratura finale. Senza dubbio i presepi ed i pastori di San Gregorio Armeno sono di alta scuola artistica dei vari Ferrigno, Del Giudice, Scognamillo e rappresentano un importante punto di riferimento per tutti coloro che amano allestire un presepe degno di questo nome con materiale di qualità. Cutaneo questo lo sa e si affida al suo ingegno per creare opere di bellezza pari a quelle in mostra nelle botteghe della famosa strada napoletana. Nel suo lavoro è affiancato da due delle sue figlie, Angela ed Elisabetta che oltre alla preparazione e l’uso dei vari colori per la decorazione delle statuine, sono impegnate principalmente nella realizzazione degli abiti che indossano i pastori appena costruiti. Antonio Cutaneo modella i volti dei pastori, li affina e gli conferisce l’espressione, per quanto gli è possibile, corrispondente al ruolo e al tipo di mestiere per cui sono stati costruiti. Il volto marcato del fabbro, quello luminoso della portatrice di frutta e verdura, il volto speranzoso del pescatore, l’aspetto radioso della natività, il portamento regale dei Re Magi sono il risultato di un lavoro immaginato e reso palpabile dalle mani esperte e dall’occhio vivo del suo inventore. Insomma sono i personaggi di una famiglia di pastori che a mano a mano si estende fino a raggiungere il numero sufficiente per potersi dire produzione completa dalle ampie possibilità di scelta. In questi ultimi mesi Antonio Cutaneo e le sue due figlie Angela ed Elisabetta hanno approntato la prima produzione con la realizzazione di specifiche composizioni a compimento di una limitata gamma di soggetti ciascuno esclusivo dell’altro, unici nella catalogazione. In pratica Cutaneo non ha lavorato in serie, ha prodotto esemplari di ottima fattura che una volta venduti non se ne trova uno uguale. Per questo il loro valore diventa notevole e motivo di specifico interesse da parte di presepisti non solo ischitani, ma anche italiani e straieri che intendono arricchire la propria collezione di pezzi inediti . Quindi da quest’anno anche gli artistici pastori firmati dal nostro Antonio Cutaneo entrano a fa parte di diritto del paradiso promozionale e commerciale del Made in Ischia con tutte le carte in regola, essendo il loro disegnatore e costruttore insieme agli altri artisti locali, valido interprete della diffusione dell’immagine di Ischia ne mondo in ogni sua forma espressiva. Fra l’atro, il dato ancora più significativo sta nel fatto che l’artista iscbitano Antonio Cutaneo, sia l’unico sull’isola a costruire pastori e ad allestire presepi sia pur per ora in miniatura, e ad inaugurare un filone che fino ad oggi ha fatto le fortune della famigerata strada di San Gregorio Armeno a Napoli. Per scoprirne un altro , bisogna invece portarsi molto indietro nel tempo e fermarsi agli anni ’40. A quel tempo a costruire piccoli pastori di terracotta e casette per il presepe a livello assolutamente artigianale, era un signore pensionato dai modi gentili che per arrotondarle entrate faceva fotografie per tessera. Si chiamava Don Pasquale ed abitava in via Luigi Mazzella ad Ischia Ponte. Ma questa è un’altra storia.