LA STORIA – I CARABINIERI: CI MOSTRI UN DOCUMENTO. NON CE L’HA, “ESPULSO” DAL CAMPO

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campo spinettiPROCIDA – Una vicenda dai risvolti surreali, accaduti sabato scorso a Procida, nell’imminenza dell’inizio della gara di campionato tra Procida e Turris: tifosi torresi al seguito, venti carabinieri giunti da Napoli per l’ordine pubblico gestito personalmente dal ten. Andrea Centrella, giunto per l’occasione da Ischia. Succede tutto quando entrano  le squadre in campo e le tifoserie iniziano coreografie e cori di incitamento. A Centrella non va giù il lancio di fumogeni e petardi in campo da parte dei supporters locali e lo fa notare al presidente Luigi Muro che si prende la briga di placare l’entusiasmo degli ultras. Un amico dell’avvocato che si trovava con lui a bordo campo però non la prende bene e protesta in maniera anche vibrata col tenente dei carabinieri:  a quel punto, Centrella si è avvicinato al suo interlocutore e gli ha chiesto di sapere con chi stesse parlando ed è a questo punto che la vicenda è scivolata nel surreale. L’uomo si è qualificato con nome e cognome ed a questo punto il Comandante della Compagnia dei Carabinieri gli ha chiesto di mostrargli un documento di riconoscimento. Che però lo stimato professionista non aveva con sé. Inevitabile, a questo punto, l’allontanamento dal terreno di gioco, con i carabinieri che hanno accompagnato l’uomo all’esterno dello stadio per procedere alla sua identificazione. Per la cronaca, alla fine non è successo nulla di irreparabile. Pare infatti che all’esterno dello “Spinetti” in molti abbiano identificato l’autore dell’incredibile episodio e che alla fine dunque i militari dell’Arma gli abbiano consentito di rientrare all’interno dello stadio e di assistere alla partita. Che, come detto, il Procida avrebbe perso 1-0. Ma per lui, prima ancora del gol vittoria di Grezio, il pomeriggio era già cominciato sotto i peggiori auspici.