LACCO AMENO, TRUFFA LO STATO: DENUNCIATO EX PESCATORE

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seconda foto pezzo principale. il T.V. Raffaele MuscarielloISCHIA – Non è stato certamente un bel Natale, quello vissuto da un ex pescatore di Lacco Ameno, beccato dalla Guardia Costiera e denunciato a piede libero per il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato. Ricostruiamo tutta la vicenda: durante alcuni controlli effettuati dalla Capitaneria di Porto, nel giorno dell’antivigilia del Natale nelle acque al largo di Ischia, è stato individuato un uomo intento a pescare, che è stato sottoposto a controlli. L’uomo, che viaggiava a bordo di un natante, era già noto alla Capitaneria di Porto, in quanto già in passato “pizzicato” mentre effettuava pesca non autorizzata. Sono così scattati immediatamente i controlli degli uomini della Guardia Costiera di Ischia, coordinati dal T.V. Raffaele Muscariello, sull’unità navale del soggetto. Dopo un’attenta verifica, il motore della barca è risultato sprovvisto dell’obbligatorio  numero di telaio, e quindi l’uomo fermato è stato condotto presso gli uffici della Capitaneria di Porto di Ischia, presso il Palazzo d’Ambra, per ulteriori accertamenti e per comprendere la provenienza del motore. Non c’è voluto molto perché costui parlasse e grazie a tale confessione si è riusciti a risalire alla provenienza del motore, trovato sprovvisto di numero di telaio. L’uomo sottoposto ad interrogatorio non ci ha messo molto a liberarsi del “peso” che lo attanagliava e dopo un’oretta di pressanti domande ha dichiarato di averlo acquistato da un ex pescatore residente a Lacco Ameno. Sono subito partite, quindi, le altre indagini degli uomini del Tenente di Vascello Muscariello, che hanno condotto all’individuazione dell’ex pescatore ma anche ad una interessante scoperta. Costui, infatti, aveva già da tempo dismesso la sua attività, ottenendo secondo quanto previsto dalla legislazione vigente, nazionale e regionale,  anche un congruo contributo di circa 36000 euro. La norma prevede che una volta ottenuto il contributo il beneficiario dismetta la propria imbarcazione mentre lui ha ben pensato di lucrare anche sulla vendita del motore. Ma gli è andata decisamente male, ed adesso la Guardia Costiera vuole vederci chiaro anche sulle modalità che hanno portato all’elargizione del finanziamento per la dismissione dell’attività di piccola pesca costiera.