L’APPELLO DI DEL DEO IN AUDIZIONE: ADESSO NON ABBANDONATE ISCHIA

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“Non abbandonate Ischia!”. L’ho più volte ripetuto innanzi ai membri della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, nell’ambito dell’esame del disegno di Legge di conversione del Decreto Ischia.
Come riferito, infatti, presso la nostra isola l’emergenza non è terminata e mai terminerà fintanto che il Governo non intervenga, ad horas, con un serio piano di messa in sicurezza del territorio. Analogamente occorre dare risposte rapide e concrete ai cittadini colpiti in prima persona da un’emergenza che ha stravolto la loro vita. Un’emergenza che non è figlia dell’abusivismo, come  malignamente alcuni media hanno sentenziato, ma è figlia di un’incuria e una sottodotazione cui è soggetta l’Italia intera e, soprattutto, tutte le isole minori che rappresento quale presidente Ancim.
Occorrono ingenti fondi per mettere in sicurezza il nostro territorio.
La nostra isola, in particolare, vive un rischio sismico, idrogeologico e erosivo che non può più essere ignorato.  Come ho spiegato ai membri della Commissione, la nostra fascia costiera è in balia di agenti atmosferici che stanno lentamente smembrando il nostro perimetro insulare, con danni enormi per il nostro ecosistema. Pertanto, ho chiesto un serio intervento di ripascimento e colmate come quelle effettuate a Venezia.
Dunque non ci siamo presentati col cappello in mano, semplicemente perché abbiamo chiesto ciò che ci spetta di diritto, dando seguito alle stesse richieste effettuate dai territori Italiani che hanno vissuto la nostra tragica esperienza. Anzi, da sempre siamo contributori netti dello Stato italiano: ricordo che per anni il nostro Pil turistico ha contribuito al 40% del Pil complessivo regionale, dunque siamo stati sempre paragonabili ad una “azienda super attiva”, capace di finanziare, col proprio gettito, i comuni poveri italiani. Pertanto, ho proposto che il 30% dell’Irpef versato dagli isolani rimanga sul territorio, così da utilizzarlo per erogare più servizi ai nostri concittadini e soprattutto per mettere in sicurezza il nostro territorio.
Al Governo ho anche chiesto misure serie di prevenzione e messa in sicurezza di tutti i comuni, così da evitare tragici episodi. Ovviamente, facendo sedere in Cabina di Regia gli attori del territorio, che ben conoscono le relative problematiche, e al contempo snellendo gli iter burocratici, mutuando il modello del Ponte Morandi di Genova (ricostruito in pochissimo tempo). Inoltre ho chiesto lo slittamento dei mutui e delle imposte per 3 anni prevedendo, alla fine, un rateizzo. Ovviamente indennizzando chi non ha più una casa.
Sono solo alcuni dei punti che ho sintetizzato nel corso del mio breve intervento, che ho comunque arricchito con una serie di richieste puntuali che ho rivolto agli Onorevoli presenti al termine dei lavori. Come ho più volte ripetuto: non lasceremo soli i nostri concittadini, soprattutto nel momento più drammatico della loro vita.”