LEGNINI: CON NUOVI STRUMENTI UNA RICOSTRUZIONE PIU’ VELOCE

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Con il complesso delle misure adottate oggi, nuova piattaforma Ge.Di.Si. e Geoportale, approvazione dello schema di contratto preliminare di compravendita per le delocalizzazioni, fissazione di nuovi termini, modifiche e integrazione nel segno del miglioramento e della velocizzazione delle procedure previste nelle ordinanze 7, 17 e 24, si completano gli strumenti a disposizione dei cittadini, dei tecnici e delle istituzioni per una ricostruzione più veloce e trasparente”.

Lo ha detto il commissario per la ricostruzione post-sisma e post frana a Ischia, Giovanni Legnini, che ha firmato l’ordinanza che fissa nuove scadenze e modifica alcune delle procedure previste per la presentazione delle domande di contributo relative alla riparazione, ricostruzione e delocalizzazione degli edifici danneggiati dal sisma del 2017 e dalla frana del 26 novembre 2022.
Le nuove misure sono state illustrate oggi nel corso di una conferenza alla presenza di amministratori locali e di tecnici.
“Il prossimo, e conclusivo passo, sarà quello del Testo Unico della ricostruzione privata, per portare a sintesi conclusiva l’attività regolatoria della ricostruzione post sisma e post frana. Ora non è più rinviabile la definizione degli strumenti di pianificazione da parte dell’autorità di Bacino e della Regione con le quali, insieme ai Comuni, occorre intensificare il dialogo per pervenire ad una conclusione, superando tutte le incertezze conseguenti dall’evento catastrofico di un anno fa”, ha aggiunto Legnini.
“A partire dalle prossime settimane – ha concluso – sarà questo l’impegno principale che la Struttura commissariale e le altre istituzioni dovranno portare avanti, insieme all’apertura di nuovi cantieri riguardanti sia il rischio idrogeologico, sia la ricostruzione pubblica e privata. Per la fine di questo mese daremo conto dei risultati fin qui conseguiti e di quelli attesi per il nuovo anno”.

Con l’ordinanza viene introdotto il principio della correlazione fra il diritto a percepire il ‘Cas’ (Contributo di autonoma sistemazione) e le scadenze della presentazione dei progetti di ricostruzione o delle istanze di delocalizzazione. La date di scadenza saranno fissate, ha spiegato il Commissario, d’intesa con la Regione Campania e i Comuni interessati, con successivi decreti. Con gli stessi decreti il Commissario procederà a fornire le indicazioni operative finalizzate alla presentazione delle domande, dando particolare priorità ai cittadini che fruiscono del Cas, prevedendo la sosospensione del contributo per coloro che, pur essendo legittimati, non presentino la domanda entro una certa data. Vengono fatte salve le ipotesi di mancata presentazione legate ad impedimenti oggettivi. In merito alle manifestazioni di volontà per la richiesta del contributo per la ricostruzione, riparazione o delocalizzazione degli edifici danneggiati, le richieste devono essere presentate entro il 15 gennaio del 2024. La scadenza definitiva per le manifestazioni di volontà a ricostruire è fissata sempre al 15 gennaio 2024. Viene disciplinata, inoltre, la possibilità di presentare domande preliminari, anche tramite il tecnico incaricato per la determinazione del contributo di delocalizzazione. La Struttura commissariale, previa sommaria istruttoria, provvede alla determinazione provvisoria del contributo entro 30 giorni dalla ricezione della domanda preliminare. Viene prorogato al 30 aprile il termine, in precedenza fissato al 31 dicembre 2023, per la presentazione delle domande di contributo per le delocalizzazioni volontarie. L’istanza di concessione dei contributi deve essere presentata, dai soggetti legittimati, per il tramite del professionista incaricato, attraverso la nuova piattaforma informatica Ge.Di.Si resa disonibile dal Commissario straordinario. Per consentire ai professionisti incaricati l’acquisizione di una progressiva e necessaria conoscenza tecnica connessa all’utilizzo della piattaforma, la presentazione delle domande continuerà ad essere consentita, tramite posta elettronica certificata, fino al 29 febbraio 2024. Per gli edifici gravemente danneggiati dagli eventi alluvionali del 2022, come attestati dalla scheda AeDEI con esito E ovvero EF, si applicano le disposizioni di cui all’ordinanza n.17 del 31 maggio 2022. Viene così definitivamente equiparata la ricostruzione post sisma e quella post frana. Viene introdotta un specifica disciplina per la concessione del contributo riservata agli edifici danneggiati dagli eventi sismici ovvero da quelli catastrofici del novembre 2022, ancorché collabenti (che sono in condizioni tali da non produrre reddito) o comunque non agibili alla data del sisma che siano dichiarati di interesse culturale ai sensi del “Codice dei beni culturali e del paesaggio”. Viene ampliata la possibilità di delocalizzazione degli edifici danneggiati dalla frana, prevedendo la possibilità di accedere al contributo anche per quelli che hanno riportato danni lievi ma che sono ubicati in aree ad elevato rischio idrogeologico. Tale possibilità di accesso al contributo è subordinata alla dimostrazione che i costi per la messa in sicurezza dell’area circostante all’edificio superano il contributo concedibile per la delocalizzazione. Per le domande di delocalizzazione viene precisata l’obbligo per il Comune di concludere l’istruttoria entro 30 giorni e la possibilità per il Commissario di convocare la Conferenza dei Servizi entro lo stesso termine al fine di accelerarne l’esame. Viene inoltre migliorata la disciplina del pagamento dei Sal in relazione alla compensazione dell’anticipazione del contributo del 30%. E’ stato, infine, pubblicato il Decreto che approva lo schema del Contratto preliminare di compravendita con i contenuti minimi essenziali, da allegare alla domanda di delocalizzazione per l’acquisto di uno o più edifici o unità immobiliari, agibili e legittimi sotto il profilo urbanistico ed edilizio, anche a seguito dell’eventuale definizione delle procedure di condono ai sensi dell’art.13 dell’ordinanza n.24/2023, nonchè per l’acquisto di edifici dismessi, inutilizzati o collabenti o di aree edificabili, da destinare alla ricostruzione di un nuovo edificio, previa demolizione, ovvero alla ristrutturazione edilizia, previo rilascio del permesso a costruire.