L’INCHIESTA – TROPPI INCIDENTI (ED AUTO): ISCHITANI AL VOLANTE PERICOLO COSTANTE?

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pag. 12 e 13 foto pezzo principaleDi Isabella Puca

L’operazione “Movida Sicura” sembra funzionare. Da ottobre 2014 a causa dei controlli effettuati in strada durante le ore notturne, in modo particolare nel fine settimana, i giovani e i meno giovani sembrano essersi sensibilizzati riguardo al problema. All’interno di ogni gruppo di amici del sabato sera viene istituita la figura del guidatore sobrio, è lui a mettersi alla guida. Tuttavia, uno studio della Polizia di stato di Ischia pone l’isola ai primi posti in Campania per l’incidentalità a causa del mancato rispetto del Codice della strada e del cattivo stato di manutenzione delle strade. Un risultato deludente ma che deve far riflettere; basti pensare alla settimana scorsa dove, nel giro di 3 giorni ci sono stati ben 3 incidenti di lieve entità e parliamo solo di quelli riportati dalle cronache locali: uno sul lungomare di Citara, un altro sabato notte in pieno centro dinanzi al parcheggio dell’ex hotel Jolly e un altro ancora in zona Vatoliere. Per fortuna solo qualche frattura e tanti interrogativi tra cui il più grande è: gli ischitani sanno stare alla guida?

L’Italia è il paese con il più alto tasso di motorizzazione d’Europa 60,7 auto ogni 100 abitante. Il 60% degli italiani preferisce muoversi con mezzi su gomma privati piuttosto che utilizzare i mezzi pubblici, questo oltre a portare al congestionamento urbano comporta inquinamento, stress e incidenti stradali. Una ricerca effettuata nel 2011 firmata dalla triade Di Iorio, Di Leva e Califano, ricerca che vinse il primo premio Francesco Ferrandino, riporta dei dati significativi sulla viabilità e sulla mobilità nell’isola d’Ischia e sulle ricadute che questi dati hanno sulla sicurezza stradale e sull’impatto ambientale.

Il primo dato preoccupante riguarda il numero dei veicoli presenti sul territorio. Su di un’isola che conta 62.860 abitanti residenti sono registrati  60.295 veicoli di cui il60 % è composto dalle auto e il 32% dai ciclomotori. Questi numeri vanno a incrementarsi ulteriormente nel periodo che intercorre tra i mesi di aprile e di ottobre quando si registra il 73% degli sbarchi totali. Nel 2011 secondo i dati del CNIT, Autorità portuale di Napoli e Circondario marittimo d’Ischia sono sbarcati 166.962 veicoli.

pag. 12 e 13 seconda foto pezzo principaleLa ricerca va poi a enumerare il numero di sinistri stradali nel periodo che intercorre tra il 2008 e il 2011: il 28,5%, degli incidenti è avvenuto nel comune di Ischia, 25% su Forio, 21% a Casamicciola, 10,5% Barano, 9% Lacco Ameno, 0% a Serrara Fontana. Dati significativi anche se di qualche anno fa che confermano la pericolosità di determinate strade.

Andando oltre i luoghi comuni pare che siano soprattutto gli uomini (68%) a essere coinvolti in sinistri stradali, le donne si aggirano intorno al 32%. Il 15% degli incidentati ha età inferiore ai 21 anni, il 48% rientra nella fascia 21-45 e il 37% ha più di 45 anni d’età. Un dato significativo è che gli incidenti che vedono coinvolti i più giovani si verificano in maggioranza nella fascia oraria serale – notturna e in corrispondenza con gli orari di uscita dalle scuole. Quelli della fascia notturna risultano mediamente più lesivi in termini di danni a  cose e persone anche a causa degli alti livelli di alcol o sostanze psicotrope e a causa di una significativa percentuale di guidatori e della velocità sostenuta. Gli incidenti stradali rappresentano, purtroppo, la più frequente causa di morte per i soggetti d’età compresa tra i 15 e i 24 anni.

terza foto in più se serveTroppe auto presenti sull’isola, un luogo comune che viene tradito, quello delle donne al voltante che rappresentano un pericolo,  ma soprattutto troppe infrazioni commesse tra leggerezza e gravità. Ischitano al volante pericolo costante? È giunto forse il momento di interrogarsi. È vero, manca l’illuminazione sulla sopraelevata, strada dove più volte sono avvenuti gravi incidenti, il manto stradale non è dei migliori ma, alla guida, l’ischitano può dire di essere un buon esempio per i suoi figli?