L’operazione “Movida Sicura” sembra funzionare. Da ottobre 2014 a causa dei controlli effettuati in strada durante le ore notturne, in modo particolare nel fine settimana, i giovani e i meno giovani sembrano essersi sensibilizzati riguardo al problema. All’interno di ogni gruppo di amici del sabato sera viene istituita la figura del guidatore sobrio, è lui a mettersi alla guida. Tuttavia, uno studio della Polizia di stato di Ischia pone l’isola ai primi posti in Campania per l’incidentalità a causa del mancato rispetto del Codice della strada e del cattivo stato di manutenzione delle strade. Un risultato deludente ma che deve far riflettere; basti pensare alla settimana scorsa dove, nel giro di 3 giorni ci sono stati ben 3 incidenti di lieve entità e parliamo solo di quelli riportati dalle cronache locali: uno sul lungomare di Citara, un altro sabato notte in pieno centro dinanzi al parcheggio dell’ex hotel Jolly e un altro ancora in zona Vatoliere. Per fortuna solo qualche frattura e tanti interrogativi tra cui il più grande è: gli ischitani sanno stare alla guida?
L’Italia è il paese con il più alto tasso di motorizzazione d’Europa 60,7 auto ogni 100 abitante. Il 60% degli italiani preferisce muoversi con mezzi su gomma privati piuttosto che utilizzare i mezzi pubblici, questo oltre a portare al congestionamento urbano comporta inquinamento, stress e incidenti stradali. Una ricerca effettuata nel 2011 firmata dalla triade Di Iorio, Di Leva e Califano, ricerca che vinse il primo premio Francesco Ferrandino, riporta dei dati significativi sulla viabilità e sulla mobilità nell’isola d’Ischia e sulle ricadute che questi dati hanno sulla sicurezza stradale e sull’impatto ambientale.
Il primo dato preoccupante riguarda il numero dei veicoli presenti sul territorio. Su di un’isola che conta 62.860 abitanti residenti sono registrati 60.295 veicoli di cui il60 % è composto dalle auto e il 32% dai ciclomotori. Questi numeri vanno a incrementarsi ulteriormente nel periodo che intercorre tra i mesi di aprile e di ottobre quando si registra il 73% degli sbarchi totali. Nel 2011 secondo i dati del CNIT, Autorità portuale di Napoli e Circondario marittimo d’Ischia sono sbarcati 166.962 veicoli.
La ricerca va poi a enumerare il numero di sinistri stradali nel periodo che intercorre tra il 2008 e il 2011: il 28,5%, degli incidenti è avvenuto nel comune di Ischia, 25% su Forio, 21% a Casamicciola, 10,5% Barano, 9% Lacco Ameno, 0% a Serrara Fontana. Dati significativi anche se di qualche anno fa che confermano la pericolosità di determinate strade.
Andando oltre i luoghi comuni pare che siano soprattutto gli uomini (68%) a essere coinvolti in sinistri stradali, le donne si aggirano intorno al 32%. Il 15% degli incidentati ha età inferiore ai 21 anni, il 48% rientra nella fascia 21-45 e il 37% ha più di 45 anni d’età. Un dato significativo è che gli incidenti che vedono coinvolti i più giovani si verificano in maggioranza nella fascia oraria serale – notturna e in corrispondenza con gli orari di uscita dalle scuole. Quelli della fascia notturna risultano mediamente più lesivi in termini di danni a cose e persone anche a causa degli alti livelli di alcol o sostanze psicotrope e a causa di una significativa percentuale di guidatori e della velocità sostenuta. Gli incidenti stradali rappresentano, purtroppo, la più frequente causa di morte per i soggetti d’età compresa tra i 15 e i 24 anni.
Troppe auto presenti sull’isola, un luogo comune che viene tradito, quello delle donne al voltante che rappresentano un pericolo, ma soprattutto troppe infrazioni commesse tra leggerezza e gravità. Ischitano al volante pericolo costante? È giunto forse il momento di interrogarsi. È vero, manca l’illuminazione sulla sopraelevata, strada dove più volte sono avvenuti gravi incidenti, il manto stradale non è dei migliori ma, alla guida, l’ischitano può dire di essere un buon esempio per i suoi figli?