Giosi Ferrandino rispetto alle legittime critiche dei commercianti e degli operatori dimenticati, o quanto meno messi in secondo piano in queste festività natalizie, risponde con un comunicato stizzito ed arrogante. Avrebbe fatto bene a prendere atto che questo paese è composto da realtà differenti, tutte con le loro tipicità e problematicità. Da anni stiamo assistendo ad una attenzione quasi morbosa solo per una piccola parte del paese, mentre le altre zone scontano l’abbandono e la insensibilità della amministrazione. In queste feste natalizie è sotto gli occhi di tutti che quasi tutte le manifestazioni e le attrazioni di maggior richiamo sono state concertate nella piazzetta San Girolamo. Ad Ischia Ponte da anni si festeggia il 31 con il baccala fritto offerto ai turisti e residenti,E’ diventata una tradizione molto ben accetta dai turisti. Quest’anno a quanto pare Giosi dopo aver promesso il baccala non è riuscito a mantenere lì’impegno facendo fallire la manifestazione ed oggi ha anche il coraggio di bacchettare i commercianti, rei di averlo votato e di avergli creduto. Giosi ricorda ai commercianti, sempre troppo accondiscenti ed inclini ad accontentarsi delle sue promesse, che prima di lui si facevano le collette per le illuminazioni natalizie, Dimentica però di dire che da quando lui è sbarcato ad Ischia le tasse comunali sono aumentate a livello esponenziale e che ha anche introdotto la tassa di soggiorno, i cui introiti non sappiamo ancora come si spendono. Cosa pretende Giosi che dopo che le imprese e le famiglie sono state spremute come limoni dalla sua amministrazione debbano anche fare la colletta per comprare il baccala? E’ giusto rimbocchiamoci le maniche, ma affrontiamo i problemi di tutto il paese e non solo di una piccolissima parte.