L’INTERVISTA – COMUNE UNICO, PAOLINO BUONO: ECCO PERCHE’ DICO “NO”

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PAOLINOdi Luigi Balestriere

BARANO – Fronte del no. Comincia a scaldarsi il clima sul prossimo referendum (senza quorum) sul Comune Unico. Sale vertiginosamente la febbre per la chiamata alle urne del prossimo 2 giugno per la popolazione isolana. L’Amministrazione Comunale di Barano si è sempre dimostrata contraria ed il primo cittadino è già sceso in campo a capeggiare il “no” all’unione delle sei municipalità. A giugno di quattro anni fa non si raggiunse il quorum. Circa in quindicimila si recarono a votare e l’83% decise per il “sì” all’accorpamento. Spiega le sue ragioni, il capo dell’esecutivo baranese. «Non c’è alcun motivo valido per essere a favore del Comune Unico – attacca Paolino Buono – un buon amministratore lo è indipendentemente da grandi o piccole realtà. Desidererei che mi dimostrassero con uno studio serio e dettagliato che effettivamente si risparmia notevolmente. Le piccole realtà servono a controllare maggiormente il territorio e a salvaguardare la cultura e le tradizioni. E ci sarà un motivo se in Italia esistono oltre ottomila Comuni». Continua polemicamente l’opposizione del primo cittadino di Barano contro l’accorpamento. «Temo che non sia la base a volere questo nuovo referendum, ma ci siano motivazioni e disegni diversi – prosegue – c’è lo sfizio di alcuni per eliminare determinate amministrazioni comunali. Gli Ischitani già si sono espressi sulla questione e non capisco perché si debba ritornare a votare. Ricordo che all’epoca ci furono difficoltà pure a reperire le firme per la richiesta della consultazione. Vedo Comuni con più aziende miste e non con risultati eccellenti, poi sento parlare di una sola, ora. Noi, a Barano, abbiamo la Baranomultiservizi che non possiede un consiglio d’amministrazione, ma ha un amministratore delegato. E’ una società sana senza passività. E’ un esempio». Tira in ballo l’ Isola Azzurra, il dottore Buono. Una polemica sottile contro chi ha dato l’assenso al nuovo referendum senza quorum. «Si è fortemente voluta questa nuova consultazione elettorale – polemizza – ma in Regione non capisco il perché lo stesso non si sia fatto con Capri che è amministrata da due Comuni. Invece si è parlato solo di unire quelli di Ischia. Strano. Eppure Capri è un’isola dell’arcipelago del Golfo di Napoli, ma lì il discorso non si affronta né s’impone un referendum. Come mai?». E’ noto che Paolino Buono si ritirerà dalla scena politica baranese al termine del mandato elettorale, ma lui ne fa una questione di principio. «Non ho interessi da difendere – puntualizza – e quando finirà il mio mandato non mi candiderò più. La mia è una questione di principio che intende contrastare eventuali disegni occulti». La temperatura comincia a salire.