L’energia e la convinzione dell’undicenne Jabai sono il filo conduttore di una pellicola dai toni forti, che vede nel viaggio un momento formativo e di crescita. La 21ma edizione dell’Ischia Film Festival premia Mountain Onion (Kazakistan, 2022) di Eldar Shibanov quale Miglior Film assegnandogli l’Ischia Film Award: un’apprezzata anteprima campana che ha conquistato anche il pubblico del Festival.
Il Premio Castello Aragonese per la Miglior Regia, invece, è andato a Dubravka Turić per l’intensa storia della giovane scienziata Ana in Tragovi (Croazia, 2022), proiettato in anteprima nazionale.
Mengyao Liu ha vinto il Premio Castello Aragonese per la Migliore Fotografia per la pellicola How (Cina, 2022) di Teng Liu, la storia struggente di Xiaohai che perde prima la madre e poi, inaspettatamente, il padre ritrovandosi da solo, proiettata in anteprima europea.
A Eleonora Mastropietro, invece, è stato assegnato il Premio Aenaria per la Miglior Scenografia per Montanario (Italia, 2023) proiettato in anteprima campana, una attenta pellicola realizzata in un anno di osservazione della funivia posta sul versante italiano del massiccio del Monte Bianco.
Questo è quanto emerso dai lavori della giuria della Sezione Lungometraggi, composta da Mira Staleva, direttrice del Sofia IFF/Art Fest Ltd e componente del Consiglio dell’European Film Academy e della CICAE; Vuk Perović, docente, autore televisivo per RTCG e critico cinematografico nonché membro del comitato dell’Herceg Novi Film Festival; Emre Kayis, registra turco, membro dell’Accademia europea del cinema (AEC) e alumnus di Berlinale Talents.
Il Direttore Michelangelo Messina ha dichiarato: “L’Ischia Film Festival è diventato ormai un appuntamento irrinunciabile per gli addetti ai lavori del settore dell’audiovisivo ma anche per i turisti che aspettano gli ultimi giorni di giugno, ogni anno, per tornare a Ischia e per partecipare ai nostri eventi. Questo aspetto mi riempie di gioia perché abbiamo da sempre lavorato affinché il nostro Festival diventasse la sintesi perfetta tra i luoghi fisici dell’incantevole Castello Aragonese e i luoghi dell’anima che sono le opere di qualità che selezioniamo con grande cura”.
Il Presidente Onorario professor Gianni Canova ha aggiunto: “Essere il Presidente Onorario dell’Ischia Film Festival mi riempie di orgoglio perché è un Festival unico nel suo genere. Unico, ovviamente, per lo splendore connotativo delle location in cui si svolge. Ma unico anche per la qualità delle Opere selezionate che, di anno in anno, lo rende salotto culturale di alto respiro internazionale: è bello pensare che ottimi cineasti vengano a Ischia da tutto il mondo per confrontarsi, per dialogare e per sedersi in sale all’aperto, dalla bellezza unica, volutamente mescolati insieme ad un pubblico eterogeneo e intergenerazionale desideroso di guardare del buon Cinema. Una bella scommessa vinta per chi ama investire in Cultura.”
La premiazione, come da tradizione, è avvenuta nella maestosa Cattedrale dell’Assunta. Una serata conclusiva dell’evento, costellata di emozioni, con un parterre d’eccezione.
Questi i premi assegnati nelle altre categorie.
I Giudici per la sezione Cortometraggi erano: Nurhan Sekerci Porst, produttrice, Stefano Cipani, regista e Giulio Sangiorgio, direttore del settimanale Film Tv.
A vincere il premio Ischia Film Award al Miglior Cortometraggio è Mehrdad Hasani con Adjustment (Iran, 2022), una cruda opera riguardo la questione di genere. Menzione Speciale per Tria – del sentimento del tradire (Italia, 2022) di Giulia Grandinetti, una distopica trasposizione della società odierna.
Con le tre storie sulle persone del profondo Nord e le loro scelte di vita, The voices of Arctic (Russia, 2022) di Ivan Vdovin vince l’Ischia Film Award come Miglior Lungometraggio nella sezione Location Negata. Menzione Speciale a Kavur (Turchia, 2023) di Firat Özeler, sul viaggio di una donna tra città abbandonate e hotel deserti. Sempre nella sezione Location Negata, vince il premio Ischia Film Award come Miglior Cortometraggio Estrellas del desierto (Cile, 2022), una coinvolgente riflessione sulle tematiche ambientali di Katherina Harder; Menzione Speciale Sur la tombe de mon Père (Francia, 2022), di Jawahine Zentar, un attento ritratto della giovane Maïne e della sua famiglia in un momento particolare della loro vita, la scomparsa del padre. Questo quanto deciso dalla Giuria composta da Susy Laude, attrice e regista, Dragan Jovićević, giornalista, critico cinematografico e autore di saggi e testi scientifici e Eileen Muriel Tasca, produttrice indipendente.
I giovanissimi componenti della giuria della sezione Scenari Campani, gli attori Giovanna Sannino, Gaetano Migliaccio, Francesco Panarella e Alessandro Orrei, hanno assegnato il premio Ischia Film Award a Chi spara per primo (Italia, 2022) di Emanuele Palamara, la storia dei fratelli Ballerina, piccoli criminali della provincia napoletana, che seguono le tracce di un criminale su cui pende una taglia.
La Giuria Popolare, infine, ha decretato vincitore del Premio del Pubblico la pellicola Siccità di Paolo Virzì, un affresco sulla società di oggi e sulle sue dinamiche legate, a doppio filo, a quelle dell’ambiente che ci circonda. Un ambiente da tutelare e preservare, tematiche che hanno fatto da filo conduttore per questa edizione del Festival.
Inoltre, la 21ma edizione è stata impreziosita dalla consegna di due premi alla carriera: Christopher Lambert e Renato Carpentieri.
“Saluto i nostri Ospiti, professionisti e persone di grande spessore, umano e lavorativo. Quest’anno abbiamo trovato nelle loro parole messaggi importanti, soprattutto per i più giovani. Ringrazio il mio team, che non lavora al Festival ma che si dedica al Festival, con cuore e passione. Non smetterò mai di applaudire alla Famiglia Mattera, proprietaria del Castello Aragonese che ci accoglie e ci incoraggia da sempre. Sono già nate sinergie nuove che svilupperemo durante l’anno, toccando sempre temi importanti, qui a Ischia e in giro per il mondo. Da domani, si riparte per lavorare alla prossima edizione, la numero 22. L’appuntamento con l’Ischia Film Festival è già confermato: ci vediamo al Castello Aragonese nel 2024”: ha concluso il Direttore Michelangelo Messina, occhi felici e sorriso rassicurante.