L’ISOLA SCOPRE I FESTINI: QUANDO IL DROGA PARTY NASCE SUL WEB

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Se ad Ischia sono un fenomeno poco diffuso – o a questo punto, è lecito porsi l’interrogativo, molto bene occultato – i festini a base di droga (e sesso, per la verità) specie nelle grandi città sono una vera e propria piaga, un fenomeno diffusissimo e tutt’altro che di nicchia o d’elitè. E se sull’isola lo strumento social è utilizzato soltanto per sfuggire allo sguardo vigile ed attento delle forze dell’ordine, altrove le moderne tecnologie diventano anche uno strumento per pubblicizzare un appuntamento, un evento, in ogni caso assolutamente illegale è proibito.

E’ successo di recente, ad esempio, ad Enna, dove si è avuta la più lampante delle dimostrazioni dei miracoli che riesce a fare Facebook: essere contemporaneamente aggregante, ma anche avere la capacità di riunire, unire, collegare, proporre ed invitare. E così del social si può fare un utilizzo manifestamente illegale, addirittura un raduno per lo spaccio della droga e bastano pochi secondi sulla tastiera, con un solo messaggio da digitare.

E’ accaduto a Enna. Su facebook l’annuncio: “Sei invitato al rave party a base di musica e droghe”. Dove? In una villa nelle campagne di Assoro, Enna. Ma quell’invito non è sfuggito ai carabinieri, che, in pieno festino, si sono presentati alla porta della villa. Gli invitatati erano circa 150, tutti identificati, molti giovanissimi, non ancora maggiorenni, sotto l’effetto di bevande alcoliche e sostanze supefacenti varie: cocaina, hashish, morfina, marijuana, extasy, “popper” (lo stupefacente che aumenta il battito cardiaco e, pare, aumenta le prestazioni sessuali). I partecipanti sono stati segnalati alle prefetture come assuntori. E’ andata peggio al padrone di casa, un 24enne di Enna, arrestato. Mai abusare di Facebook. Ad Ischia, per la verità, erano stati più accorti, limitandosi ai messaggi in posta privata, ma non è servito per evitare analoga sorte.