LO STATO CHIUDE IL "PORTAFOGLI", ADESSO LA CAREMAR PUO' FALLIRE

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ISCHIA – Forse è presto per accendere la spia rossa e sostenere che a breve potrebbe seguire la stessa triste sorte dell’Eavbus, dichiarata fallita dal Tribunale di Napoli, ma certo è che l’impressione è che la strada imboccata sia proprio quella. Rischia infatti definitivamente il crack l’ex compagnia di trasporti marittimi pubblica, la Caremar, dopo che il Governo centrale ha interrotto a titolo definitivo l’erogazione di fondi per tenerla in vita in attesa della cessione a terzi. I 12 milioni di euro messi sul tavolo, infatti, avrebbero dovuto garantire il futuro acquirente e non certo servire a mandare avanti la baracca. Ma la privatizzazione si è arenata (se ne sono perse le tracce dopo l’apertura delle buste delle dieci cordate che parteciparono alla gara regionale) con il risultato che i tempi concessi da Roma e dall’Europa sono scaduti. Ed adesso arriveranno inevitabili le difficoltà per reperire il carburante o garantirsi i pezzi di ricambio, senza parlare dei dipendenti e di tutto il resto. Siamo arrivati… alla fine della corsa?