MADONNA DI ZARO, ARRIVANO MONITO E “PALETTI” DEL VESCOVO VILLANO

361

Arrivano le indicazioni del vescovo d’Ischia, mons. Carlo Villano, a mettere finalmente ordine su una materia che ad onor del vero fin qui di ordine ne ha avuto ben poco. O meglio, non ne ha avuto per nulla. Ci riferiamo alle apparizioni della Madonna di Zaro, sulle quali finalmente adesso il pastore della diocesi isolana mette anche una serie di paletti. Villano lo fa con un testo che riporta le sue indicazioni che sono poi una sorta di decalogo. In primis il vescovo dispone che “non si organizzino celebrazioni, attività e/o iniziative da parte di chicchessia che diano impressioni e motivi per far pensare a chi vi prende parte e a chi ne venisse a conoscenza che la Chiesa abbia riconosciuto ufficialmente l’esperienza spirituale di Zaro; oppure che l’abbia ufficialmente rifiutata”. Insomma, può apparire un controsenso ma è un modo chiaro per far capire che la Chiesa non si è ancora pronunciata in merito e che dunque nulla è da prendere con certezza assoluta. Allo stato poi non esistono le condizioni per celebrare l’eucarestia nel bosco, i messaggi delle veggenti non andranno più diffusi in pubblico ma dovranno essere consegnati al delegato della Diocesi che li custodirà in Curia. Non mancano le raccomandazioni anche per i sacerdoti e pure qualche stoccata a chi pratica il culto della Madonna di Zaro, i preti infatti vengono invitati  a sottolineare frequentemente nell’esercizio del loro ministero, servizio e attività, gli elementi essenziali che permettono ai credenti di «evitare le trappole e le illusioni del ‘consumismo spirituale’. Insomma, vanno bene fede e devozione ma forse era davvero arrivata l’ora di mettere un punto per evitare di finire in una deriva difficilmente gestibile.