Chiusi i bar degli ospedali, sospesi e revocati gli appalti per i distributori automatici
fin qui concessi dall’ASL Na2 nord, anche l’Ospedale Anna Rizzoli di Lacco
Ameno in allarme: gravi disagi . Disagi che si acuiscono dopo gli orari di chiusura di
tutti i bar e le strutture, negozi, supermercati, ristoranti dove sarebbe comunque
possibile reperire acqua e generi di prima necessità (sempre lasciando la struttura
ospedaliera) . Dopo le otto di sera è un disastro.
Ora, a fronte delle gravi difficoltà che si riscontravano già prima senza i bar interni, il
disagio per le macchinette automatiche non più in dotazione presso il presidio di
via Fundera sta diventando un caso: la pausa caffè per medici e personale sanitario
dell’unico ospedale isolano sta diventando un miraggio e trovare una bottiglietta
d’acqua, una bevanda per i degenti ricoverati è divenuta un’impresa, con la necessità
di farsi bastare la razione giornaliera di due bottigliette da 0,5 L. La denuncia arriva
direttamente dai pazienti del nosocomio costretti a chiedere aiuto agli OSS o al
personale per reperire acqua o bevande d’emergenza. Pazienti costretti a letto e che
non possono lasciare la struttura.
La segnalazione si riferisce in particolare alla scelta dell’Azienda Sanitaria di
annullare il servizio della distribuzione automatica del Rizzoli.
Da un mese su decisione aziendale l’Ospedale Anna Rizzoli non ha più i distributori
automatici e non c’è un bar o uno spaccio utile.
C’è preoccupazione per i tempi e la effettiva risoluzione del problema con nuovi
appalti e bandi e soprattutto prima che la stagione estiva e l’aumento dell’utenza
ospedaliera faccia scoppiare una nuova emergenza.