MIGRANTI, REFERENDUM E COMITATO GARANTI: L’AMMINISTRAZIONE LATITA

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DI MENICO SCALA *

Continua la melina dell’amministrazione della “Procida che avrei voluto ma non posso”. Bello a dire trasparenza, partecipazione, condivisione ma tra il dire ed il fare c’è di mezzo l’oceano delle promosse non mantenute.

Ed è così che oramai da oltre un mese stiamo aspettando che il presidente “bipartizan” del Consiglio Comunale ci convochi per costituire il Comitato dei Garanti, che per legge doveva già essere costituito all’insediamento del nuovo Consiglio Comunale, quest’ultimo dovrà valutare l’ammissibilità di un quesito referendario (“Volete voi che il Comune di Procida o altri Enti attraverso l’adesione alla Rete SPRAR o iniziative equipollenti consenta la permanenza in maniera stabile o anche temporanea di richiedenti asilo nel territorio dell’isola di Procida?”), così come vuole lo Statuto Comunale, richiesto da quattro Consiglieri Comunali su proposta di un gruppo di cittadini.

Si comprende chiaramente che l’Amministrazione del “bene comune” vuole servire “il piattino” ai cittadini procidani avviando in tutto il suo complesso il progetto SPRAR per l’accoglienza dei migranti dopo di che ci dirà: “ora tutto è compiuto” alla faccia della libertà, della democrazia e delle regole soprattutto perché ha compreso chiaramente che una tornata elettorale su questo argomento la vedrebbe uscire fortemente minoritaria.

Chiediamo, pertanto, a tutte le forze politiche presenti ed esterne al Consiglio Comunale di sostenere questa battaglia di democrazia, in questo momento, ci appare ancora più urgente del referendum stesso.

* CONSIGLIERE COMUNALE GRUPPO PER PROCIDA