NAUTICO, SIMULAZIONE EUROPA-STATI UNITI IN LABORATORIO

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Molti europei a partire dalla prima metà dell’Ottocento fino agli anni ’60 del XX secolo, hanno solcato l’Oceano Atlantico verso il Nuovo Mondo a bordo di navi che spesso erano come quelle raccontate da Francesco De Gregori nella sua canzone “Titanic”. In condizioni difficili, all’inizio disumane, con tratte che duravano settimane e, il più delle volte, senza la minima idea di cosa significasse geograficamente l’impresa in cui si erano imbattuti. Già nel dopoguerra l’epopea dei grandi transatlantici che solcavano gli oceani era destinata a lasciare il posto all’aereo, mezzo veloce ma senza il fascino, anche mitologico, della grande traversata per mare. Le lunghe distese d’acqua, i cieli stellati, l’apparizione della statua della Libertà e, subito dopo, i maestosi grattacieli di New York a distanza ravvicinata.
Oggi è ancora possibile, volendo, raggiungere le Americhe con una nave. Più una tranquilla crociera che il viaggio, spesso avventuroso e ricco di incognite, del secolo scorso. Ed è possibile farlo anche dal laboratorio di una scuola. Come all’Istituto Nautico di Forio “C. Mennella”, dove qualche giorno fa gli aspiranti capitani hanno simulato una traversata dal porto di Napoli fino a New York, destinazione che tuttora non ha perso la sua aura mitologica malgrado la globalizzazione e la banalizzazione del turismo di massa. Viaggiare virtualmente in attesa di farlo su serio. Gli studenti delle classi quinte dell’Indirizzo “Trasporti e Logistica” grazie alla passione, alle competenze acquisite nel percorso di studi, a docenti che li hanno preparati e a una tecnologia all’avanguardia, navigano in mare aperto grazie alla fantasia, alla preparazione e alle opportunità offerte dal simulatore Transas NT Pro 5000 installato presso la sede di via Matteo Verde, a Forio. Una prova per misurarsi nelle procedure più delicate, a partire dalle manovre di entrata e uscita dai porti, e tutte le operazioni anticollisione per la sicurezza della navigazione e la salvaguardia dell’ambiente marino.

Gli studenti sono partiti alle ore 16.25 dal porto di Napoli alla volta di New York con due navi, Clodia e Athara, che riproducono fedelmente le imbarcazioni delle Tirrenia che effettuano regolarmente questa tratta. Lunghe 145 mt, larghe 25metri, per un pescaggio di 5 metri e una velocità massima di 21 nodi. Gioielli della tecnologia ma anche colossi della navigazione da governare in ogni condizione meteo e di traffico. A partire dalla delicata fase di disormeggio dal porto. Alla stessa ora, dal Manhattan Terminal Cruise di New York, sono partite altre tre navi. Grande è l’entusiasmo degli allievi delle quinte A e C, del corso Capitani, brillantemente preparati dai professori Salvati, Pantaleo, Cerbino, Lamonica, Sica e Cerbone, nella simulazione di questa traversata.