Nave Driade torna a Napoli verso il bacino, via libera del RINA

Portellone issato ed a tenuta stagna. Dopo la tragedia sfiorata ed il caos imbarchi ad Ischia porto aperta un'inchiesta sul caso

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Si sono conclusi solo in prima serata poco prima delle 19,00 e dopo diverse ore, gli interventi per consentire al Driade (la nave bloccata da stamattina nel porto di Ischia per un guasto al portellone)  di riprendere il mare e dirigersi al porto di Napoli.
    Per issare a bordo la pesante rampa di accesso al garage è stato necessario l’intervento di un un camion gru di Federico Lombardi; dopo lo sbarco dei veicoli sono iniziati gli interventi per chiudere a tenuta stagna il portellone, condizione indispensabile affinchè la nave fosse autorizzata al viaggio di trasferimento in terraferma per le riparazioni.
    Il portellone del Driade dopo essersi bloccato era poi all’improvviso crollato in mare ed una delle due catene di sostegno si era spezzata colpendo come una frusta un piccolo spazzamare che manovrava nelle vicinanze della nave per avvicinarsi all’impianto di rifornimento carburanti, fortunatamente senza nessuna conseguenza per i due occupanti della piccola imbarcazione.
    Al termine dei lavori la nave è stata ispezionata dalla Capitaneria di Porto e dagli ingegneri del Rina, il registro navale italiano, che dopo diversi check di sicurezza hanno dato l’ok alla partenza dell’unità navale, il cui stop forzato in ormeggio affiancato ha provocato ritardi e disagi per le altre navi in arrivo ed in partenza stamattina nel porto ischitano.
    Sulla vicenda è stata aperta una inchiesta da parte della Guardia Costiera isolana, coordinata dal tenente di vascello Antonio Magi.