Trasporti, trasporti e ancora trasporti. Aumentano i problemi e il delegato ai trasporti del Comune non trova di meglio da fare che piagnucolare stizzita su vicende passate che, orami, dopo quasi due anni di amministrazione, trovano il tempo che trovano, forse perché non riesce a trovare il bandolo della matassa in un sistema, quello del trasporto marittimo, ma anche terrestre, che sta riportando Procida non venti ma oltre quarant’anni indietro facendo perdere i risultati di lunghe ed estenuanti battaglie (ad esempio, per non perdere l’Achernar si fece ricorso alla comunità europea dimostrando l essenzialità per Procida altrimenti sarebbe stato soppresso come quello per Capri).
Dopo, quindi, aver pavoneggiato aumento di corse a destra e a manca, nel momento in cui la Laziomar ha fermato il “Teseo” (ci dicono cha a Napoli si trova ancorato nella zona pre-demolizione), che la Gestour ha fermato il “Don Peppino” (doveva essere 7-10 giorni ma sono già quasi 20), la Caremar che non si comprende più quando ferma o parte con gli utenti disorientati che più non si può, la navetta tra Calata di Massa e il Molo Beverello che ancora non è partita e, quando lo farà, avrà cadenza ogni trenta minuti (quindi due corse in un’ora), la colpa sarebbe di “quelli di prima”.
L’auspicio è che la delegata ai trasporti, prima o poi, comprenda che governare non è solo like, faccine e cuoricini sulla pagine facebook, il mondo reale è tutt’altra cosa.
Come gruppo “Per Procida” ribadiamo con forza, per l’ennesima volta, che il Comune, per le proprie competenze, si faccia promotore verso la Regione Campania della richiesta di ritirare le linee alle società di navigazione che non provvedono, in caso di fermo di un mezzo (traghetto o aliscafo che sia), a sostituirlo in maniera adeguata.
GRUPPO CONSILIARE PER PROCIDA