PIANO TERRITORIALE, PROCIDA VINCE BRACCIO DI FERRO CON DE MAGISTRIS

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PROCIDA (C.S.) – Il Sindaco Metropolitano di Napoli ritorna sostanzialmente sui suoi passi, sminuendo portata ed efficacia della deliberazione del 29 gennaio con la quale aveva adottato il Piano Territoriale di Coordinamento.

Il Consiglio Comunale di Procida, nella seduta del 21 marzo u.s. aveva deliberato all’unanimità di esprimere formale dissenso rispetto al Piano adottato chiedendone l’annullamento in via di autotutela riservandosi l’impugnativa giudiziale. L’impugnativa veniva, poi, deliberata dalla Giunta affidando l’incarico di difesa dell’ente all’avv. Maria Laura D’Angelo.

Tra le censure mosse nella comunicazione inviata alla Città Metropolitana ed alla Regione Campania, veniva in rilievo:

  1. a) la non perfetta sovrapponibilità della estinta Provincia alla Città Metropolitana ed i suoi effetti sul rapporto tra gli strumenti PTCP e Piano Territoriale Metropolitano di cui all’art. 35 dello Statuto della Città;
  2. b) la mancata effettuazione della VAS e della correlata consultazione prima dell’adozione;
  3. c) il mancato rispetto del procedimento di adozione, così come delineato dall’art. 20 Legge Regione Campania n. 16/2004, con particolare riguardo alla garanzia di effettiva partecipazione dei soggetti pubblici e privati coinvolti;
  4. d) l’omesso aggiornamento della cartografia e, di conseguenza, l’inesatta rappresentazione del territorio oggetto di pianificazione;
  5. e) l’eccessiva rigidità della disciplina prescrittiva contenuta nel PTC riferita alle zone in cui viene suddiviso il territorio isolano, con particolare riferimento alle fasce costiere, alle cd. aree integre tra quelle definite “agricole di particolare rilevanza paesaggistica”, all’individuazione coerente delle cd. aree di eccezionale interesse paesaggistico;
  6. f) l’incerto effettivo recepimento del Piano Paesistico dell’isola di Procida nel più ampio assetto del territorio previsto dal PTC.

 

Con la Deliberazione n. 75 del 29 aprile il Sindaco Metropolitano si corregge e, nel fornire “disposizioni integrative e correttive” del suo precedente atto di adozione, conferisce al PTC adottato – per i motivi appena richiamati –  natura di atto interinale di tipo endoprocedimentale, pertanto inidoneo a produrre effetti verso l’esterno e, quindi, a far decorrere per il nostro territorio le cd. misure di salvaguardia.

In sostanza vengono accolte le doglianze manifestate dal nostro comune e condivise da gran parte dei comuni dell’area metropolitana, specie se ricadenti in zone – come l’isola di Procida – dotate di specifica pianificazione paesaggistica.

L’auspicio è quello di costruire con la Città Metropolitana un rapporto di maggiore frequenza e spessore politico e tecnico, anche in prospettiva della redazione del Piano Urbanistico Comunale e di una necessaria rivisitazione della risalente pianificazione paesistica.