ISCHIA – Non è servito un incontro in terraferma con i pezzi più o meno grossi del partito, né tantomeno la trasferta capitolina per affrontare la direzione nazionale del Pd a muso duro. Il sindaco d’Ischia, Giosi Ferrandino, nel pomeriggio di ieri è apparso molto “criptico” e sulla difensiva dinanzi al cronista che gli chiedeva lumi: in sintesi, se fosse andato inesorabilmente andato a “sbattere” contro i veti imposti dal partito di Bersani sulla candidatura dei sindaci, oppure se fosse riuscito in un modo o nell’altro ad aggirare l’ostacolo. Allo stato dell’arte non è neppure dato sapere se il primo cittadino abbia chiesto ufficialmente o meno la deroga: secondo alcune indiscrezioni pareva intenzionato a rinunciarvi, dal momento che un atto di sottomissione (che pare giudichi assurdo, al pari di altri colleghi della vicina terraferma) potrebbe trasformarsi comunque in un rifiuto ed allora tanto vale non beccarsi un “no” categorico e fastidioso. L’impressione finale, comunque, è che la situazione di stand by sia da definirsi temporanea: Ferrandino, nel congedarsi, ha lasciato intendere che potrà rivelare qualcosa di più preciso già nella giornata di oggi. Sarà la notte a portare consiglio o attende notizie dalle alte sfere del Partito Democratico? L’interrogativo, per adesso, non è destinato a trovare una risposta.