E’ da ritenersi corretto e inattaccabile l’iter procedurale con il quale il Comune di Casamicciola ha deciso di gestire in proprio l’intero specchio acqueo del porto turistico dopo che è scaduto il termine per la concessione al privato. A sancirlo in maniera inequivocabile è la I Sezione del Tar Campania che ha pronunciato un decreto ad hoc dopo il ricorso presentato da Cala degli Aragonesi, che chiedeva l’annullamento di una serie di atti: tra questi, due delibere di giunta municipale (la n. 137 del 27 dicembre 2024 e la n. 2 del 15 gennaio 2025) aventi rispettivamente ad oggetto l’incarico all’UTC di procedere ad approfondimenti istruttori circa la possibilità di assumere il servizio di gestione degli specchi acquei del porto di Casamicciola mediante gestione diretta in autonomia e i successivi indirizzi operativi che prevedevano l’adozione degli atti legati alla presa in consegna delle aree. Il privato, tra l’altro, aveva formulato analoga richiesta anche per la delibera con cui si approvata il Documento Unico di Programmazione 2025-2027 e la determina con cui si ordinava a Marina di Casamicciola di proseguire una serie di servizi ritenuti di pubblica utilità.
Il collegio presieduto dalla dott.ssa Maria Laura Maddalena però non ha inteso accogliere le richieste di Cala degli Aragonesi ritenendo corretti e validi gli atti varati dalla pubblica amministrazione: sospesa soltanto l’efficacia interinale della nota con la quale il responsabile dell’area tecnica del Comune di Casamicciola aveva convocato il privato per la redazione del verbale di consegna delle aree demaniale legate alle concessioni. La camera di consiglio è stata fissata il prossimo 10 aprile. Insomma, al tirar delle somme il Tar non sospende nessuno degli atti impugnati, utili al Comune termale per giungere alla gestione diretta di tutto il porto ma solo la nota legata alla formale riconsegna che consente a Cala degli Aragonesi di portar via i propri beni ed attrezzature liberando l’area.