PORTO D’ISCHIA IN CONDIZIONI PIETOSE, IL GRIDO DI DOLORE

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ISCHIA (C.S.) – Mentre sono in corso i lavori per smantellare il pontile 2, da sostituire con un’altra mostruosa costruzione in cemento armato, molto discutibile sotto ogni punto di vista, non si intravvede nessun intervento per migliorare lo stato in cui versa il Porto d’Ischia, che  ancora oggi, è estremamente vergognoso.

Le continue e inascoltate richieste di pulizia dei fondali e sistemazione del tondo di Marc’Aurelio sono ormai vecchie di decenni.

Il Porto più bello d’Europa è diventato il peggior biglietto da visita dell’isola, perché la sciatteria e la scelleratezza delle varie amministrazioni che si sono succedute e dei diversi governi fallimentari, provinciale e regionale, di centrodestra e centrosinistra, l’hanno fatto sprofondare in una condizione vergognosa di squallido abbandono.

Ad aggravare questo pietoso stato di cose, la politica speculativa di “Italia 90” con quella pioggia di miliardi che ha fatto germogliare opere pubbliche discutibili, fra cui due pontili inutili e dannosi.

Intorno a questi esempi di malcostume e di politica clientelare, baracche adibite a biglietterie mentre si rinuncia misteriosamente di utilizzare un immobile di proprietà pubblica, lasciato nel più vergognoso abbandono; né si progettano interventi nell’altra riva sinistra, dove disordine e abbandono completano lo scenario.

L’Organizzazione isola d’Ischia del PMLI ritiene sia giunto il momento di:

  • Smantellare i due pontili di Italia 90, inutili e dannosi e voluti solo dai capricci degli armatori privati
  • Liberare il molo di Portosalvo dalle baracche
  • Utilizzare lo stabile di proprietà pubblica, ex biglietteria-Caremar, da destinare a stazione marittima
  • Realizzare un’altra idonea e decorosa stazione marittima alla Banchina Olimpica
  • Ripulire i fondali del porto completamente intasati da rifiuti d’ogni genere e ripristinare il famoso Tondo di Marc’Aurelio devastato dall’incuria e non solo…
  • Verificare la possibilità di riattivare la Bocca vecchia
  • Liberare la zona portuale dall’inquinamento acustico provocato dalle navi attraccate

I marxisti leninisti dell’isola d’Ischia, mentre pensano ad una più ampia e razionale sistemazione dell’area portuale che tenga conto delle sue strade e piazze esistenti, da utilizzare secondo scelte urbanistiche più intelligenti, chiedono ai lavoratori, alle masse di sostenere la lotta per raggiungere obiettivi urgenti e indispensabili a dare una svolta al paese.

Organizzazione isola d’Ischia del PMLI

Verde Ambiente Salute- Campania

Comitato Porto Salvo di Ischia