Sabato 9 giugno, presso la darsena dell’Hotel della Regina Isabella si è svolto l’atto finale della 39esima edizione del Premio Ischia internazionale di giornalismo. Presentatrice d’eccezione Elisa Isoardi, bellissima nel suo abito color cipria e oro con giacca bianca a coprir le spalle. Tra il pubblico, tra i tanti premiati accompagnati da famiglie e amici, anche il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, l’ex Ministro della salute Beatrice Lorenzin e gli Onorevoli Mariagrazia Di Scala e Giosi Ferrandino. Il primo a essere premiato é stato il signore della telecronaca calcistica Bruno Pizzul al quale é stato assegnato il premio per il giornalismo sportivo. Al microfono c’ é stata di nuovo occasione per parlare di quando, 50 anni fa, la voce piú famosa del calcio mondiale militó nell’Ischia isola verde, “ero del Catania – racconta – e mi hanno dato in prestito un anno all ‘Ischia. Ci siamo salvati per il rotto della cuffia. Il calcio di allora conservava il sorriso sulle labbra, non come il calcio di adesso, arrabbiato e pieno di contraddizioni. Quando giocavo nutrivo una sincera antipatia verso i giornalisti che contro di me picchiavano duro. Poi, per circostanze casuali, partecipai a un concorso Rai, ma nessuno si presentò; mi assunsero trovandomi a fare un lavoro che mai avrei voluto”. Dopo un omaggio del Trio appassionante la serata é continuata con la consegna dei premi a Simone Bemporad, direttore della comunicazione di Generali Spa che si è aggiudicato il premio comunicatore dell’anno 2018 e a Roberto Giovannini al quale é stato assegnato il Premio Terna per l’informazione ecosostenibile. Attesissimo é poi arrivato sul palco il cantautore italiano Ron che si é esibito in uno dei suoi piú grandi successi. La serata é scorsa velocemente con la premiazione speciale di Paolo Borrometi giornalista dell’Agi, attualmente sotto scorta per le minacce ricevute dalla mafia in Sicilia, “il mio ringraziamento va a tutte le forze dell’ordine , a tutti gli uomini e le donne della scorta che troppo spesso non ringraziamo ai quali dobbiamo essere grati”. A Stefano Cappellini, capo redattore de La Repubblica é andato il premio giornalista dell’anno per la carta stampata, a sua moglie il grazie piú grande per aver accettato l’idea di avere un marito sempre fuori casa.
É stata accolta, invece, con un grande applauso Franca Leosini conduttrice di “Storie Maledette” giornalista dell’anno per la televisione, “sono in televisione da 24 anni e dietro ogni puntata di Storie Maledette c’ é davvero tanto impegno; cerco di di far capire che i miei protagonisti non sono professionisti del crimine, ma persone come tutti noi. Questo premio é prezioso perché arriva dalla mia terra e da una giuria di grandi professionisti”. Con grande emozione é stata, poi, accolta sul palco Zina Hamu, ragazza yazida di 18 ann che, sfuggita alle persecuzioni all’Isis, partecipa al progetto Unicef per diventare fotoreporter. A lei é andato il Premio Ischia per i diritti umani. A consegnarle il premio il presidente De Luca, “credo che il premio Ischia sia il più importante d’Italia e mi piace sottolineare che si premiano grandi testimoni civili come stasera. Siamo orgogliosi di questo premio attribuito a questa ragazza yazida, é un modo per rendere omaggio al suo coraggio, a quello del suo popolo che ha testimoniato la battaglia alla difesa di valori universali”.