Il Comune di Procida ha vinto la causa contro la SEPA, la vecchia società che si occupava dello smaltimento dei rifiuti. Infatti, il Tribunale di Napoli, con una sentenza della scorsa settimana, ha riconosciuto un credito in favore dell’ente di oltre 3.000.000 di Euro in seguito all’opposizione del Comune di Procida contro il decreto del curatore fallimentare. L’avv. Antonio Carannante, Assessore al contenzioso dichiara: “Una sentenza che rappresenta il tassello finale di una pagina non bella per il nostro Ente, anche perchè la SEPA è fallita e quindi questa somma purtroppo non potrà essere materialmente recuperata. Però la nota positiva è che andrà compensato il debito di oltre 300.000 Euro che il Comune aveva nei confronti di questa società, e questo significa un alleggerimento della massa debitoria in bilancio”. E poi aggiunge: “In questi anni sono stati eliminati diversi contenziosi (più di qualcuno anche vecchio) che rappresentavano un macigno che si trascinava da anni ottenendo un sensibile risparmio per il Comune di Procida. Ad esempio, la questione Bannock (circa 500.000 Euro); ma anche una sentenza di condanna per un’occupazione senza titolo del Comune di un terreno privato (circa 300.000 Euro) adibito poi a discarica; e per i danni causati a una proprietà privata per infiltrazioni fognarie (circa 150.000 Euro) per la quale c’era stato addirittura un pignoramento su beni comunali. Abbiamo poi chiuso definitivamente (dopo decenni di polemiche anche politiche) la questione Tonnara, circa la delimitazione tra pubblico e privato di quella zona adiacente il porto della Chiaiolella, ma anche un contenzioso avviato per oltre 3.000.000 Euro contro il Comune per le ex case popolari della Corricella.
Inoltre si sono ottenute diverse sentenza positive per il Comune di Procida, e che hanno evitato condanne di risarcimento danni a diverso titolo per centinaia di migliaia di Euro. A questo occorre aggiungere che non abbiamo rinnovato le convenzioni con gli avvocati del Comune che avevano un costo fisso all’anno di oltre 100.000,00 Euro, oltre gli onorari maturati. Oggi resta un solo rilevante vecchio contenzioso che riguarda i locali dell’ex macello. La controparte non ha accettato una proposta transattiva – conclude l’Avv. Carannante – l’amministrazione continua a lavorare per liberare il nostro Comune da fardelli dannosi e da vecchie questioni che si trascinavano da tempo.”