PROCIDA E L’ADDIO DI CARANNANTE: COSA SI NASCONDE DIETRO LE DIMISSIONI?

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Nove anni cancellati in poco meno di un minuto. Il tempo occorso a scrivere quattro righe ed a pubblicarle sui suoi canali social. Antonio Carannante si è dimesso da assessore (e consigliere) del Comune di Procida, carica che deteneva ininterrottamente dal 2015, annunciando così la sua decisione: “Comunico che, per motivi personali, non proseguirò questa mia esperienza amministrativa, ho infatti rassegnato le mie dimissioni. Penso di aver portato avanti le mie cariche con passione e disinteresse personale. Ringrazio di cuore il Sindaco, i colleghi amministratori e i tanti cittadini che mi hanno sempre mostrato fiducia in questi nove anni. Sarò sempre vicino a chi vorrà impegnarsi per il futuro della nostra comunità”. Poche parole ma soprattutto nessuna motivazione e questo non può che destare più di qualche perplessità soprattutto laddove si consideri che Carannante non ha inteso rilasciare alcuna dichiarazione supplementare. E così le ipotesi si sprecano: c’è chi parla di dissapori con alcuni rappresentanti dell’attuale amministrazione, con cui il feeling non fosse più quello dei tempi migliori, ma anche chi fa riferimento ad un procedimento giudiziario che lo vide protagonista nel 2021 e che in Appello non lo ha visto uscire immacolato così come accaduto in primo grado. Tra mille dubbi e interrogativi, una sola certezza: entro 10 giorni bisognerà convocare il consiglio comunale per la surroga, a sedere tra i banchi del civico consesso sarà Antono Gadaleta, primo dei non eletti alle ultime elezioni amministrative con la lista “La Procida che vorrei” capitanata dall’attuale sindaco Dino Ambrosino.