Dopo una recente riunione tenutasi presso la sala consiliare “V. Parascandola” del Comune tra l’Amministrazione comunale e i professionisti locali sulle eventuali osservazioni da produrre alla Città Metropolitana di Napoli circa il nuovo Piano Territoriale di Coordinamento approvato da quest’ultima nei mesi scorsi, raccogliamo le considerazioni, a dir poco negative, dell’ing. Vincenzo Muro, noto professionista e conoscitore della materia: «Logica vorrebbe – dice l’ing. Muro – che il PTC riesumato da De Magistris andasse ad inserirsi in una pianificazione territoriale paesaggistica della Regione Campania che, seppur in itinere, è ancora di là da venire.
Logica e soprattutto legge vogliono, poi, che il PTC andasse ad inserirsi – prioritariamente – nella V.A.S. (Valutazione ambientale strategica) che non è stata fatta prima come prescritto dalla legge, tant’è che è uno dei motivi principali addotti dai legali del comune (avv. D’Angelo). La legge prevede, inoltre, che nella redazione del PTC, non si possa prescindere dai piani paesistici vigenti ma occorre recepirli, cosa che invece non è stato fatto in quanto il PTC, per Procida, ne tiene conto solo in modo orientativo, modificandone addirittura sia la estensione che la normativa (altro motivo inserito nel ricorso al TAR suddetto).
Tutto ciò – continua l’ing. Muro – rende, in modo evidente, completamente illegittima la formulata proposta del PTC per quanto riguarda l’isola di Procida, sia sotto l’aspetto delle competenze che sotto quello della violazione di legge e dell’eccesso di potere. Ne consegue che appare opportuno e fondamentale che, in primo luogo, il Comune di Procida, quanto prima possibile, rinverdisca il ricorso pendente al TAR e quindi si ricostituisca contro la città Metropolitana per l’annullamento del PTC per la parte inerente la nostra isola.