Proseguono le demolizioni pubbliche, giù il secondo fabbricato di Piazza Majo

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Nonostante le polemiche e le contestazioni di questi giorni prosegue il piano delle demolizioni publiche varate dal commissario Giovanni Legnini a Casamicciola Terme. A piazza Majo si è compiuta oggi la demolizione di un altro fabbricato della zona. Da agosto si tratta del secondo di sette abbattimenti previsti nello specifico lotto. Nel corso delle operazioni, l’edifico si è schiantato su sé stesso, una sorta di crollo indotto,atteso che da giorni la struttura, simbolo della messa in sicurezza post sisma 2017, con la sua montagna di tubolari d’acciaio e tiranti, era stata demolita al piano terra e privata della cantina e delle scale. Da giorni si verificavano crolli dall’alto anche mentre gli operai erano a lavoro per rimovere prodotti pericolosi o spostare i detriti. Per fortuna non si sono registranoferiti, mentre dopo il possente tonfo del fabbricato, una nube di polvere si è stagliata alta e densa.

Completati così i lavori di demolizione presso le antiche terme La Rita e avviati quelli a Piazza Majo di fatto entra nel vivo il cantiere per demolire complesso di sette edifici costituenti un aggregato strutturale, gravemente danneggiato dal sisma di sette anni fa. Si tratta del secondo lotto del Piano pubblico di demolizioni degli edifici danneggiati dagli eventi del 2017 e 2022, approvato con l’ordinanza commissariale speciale n. 8 del 24 aprile 2024. Gli interventi di demolizione sono ritenuti un tassello importante nel più ampio e articolato programma di rigenerazione urbana e messa in sicurezza dei territori che si intende realizzare sull’isola di Ischia. Pertanto, dopo i lavori presso le terme La Rita e l’apertura del cantiere a Piazza Maio, si procederà senza interruzioni anche con il terzo lotto a Piazza Fango nel comune di Lacco Ameno, il quarto lotto a Via Nizzola, e a seguire quinto lotto nei pressi di via Ottringolo che supera il milione e mezzo di euro.

Inoltre, con l’ultima ordinanza speciale varata da Giovanni Legnini, viene stabilito l’incremento, con ulteriori 4 milioni di euro, del Fondo per le demolizioni pubbliche, il cui programma procede speditamente. 

Ulteriori disposizioni riguardano l’ambito della ricostruzione pubblica con la previsione di ulteriori deroghe al Codice dei contratti pubblici, oltre quelle già vigenti.