REFERENDUM COMUNE UNICO: DAL CAPRICHO PARTE LA MARCIA DEL “SI'”

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seconda foto pezzo principaleCASAMICCIOLA TERME – Comune unico. Solo a sentirne parlare sembra che l’isola si divida in due contrapposizioni ben distinte. Due fazioni che ricordano le rivalità dei guelfi e ghibellini che si battono strenuamente per valere le proprie istanze. Sono anni che se ne parla e la sola idea che possa concretizzarsi ha già diviso l’isola in due scaglioni ben distinti e decisamente litigiosi. La data fissata per il referendum scelta dalla Regione è decisamente significativa e nella sala del Capricho di Casamicciola scelta dall’Acuii, l’associazione che da anni lotta per concretizzare l’unione dei sei comuni dell’isola, è più volte rievocata come la data della svolta. É il 2 giugno la data che vedrà la cittadinanza isolana popolare i seggi elettorali in una battaglia elettorale che si preannuncia epocale per il destino dell’isola d’Ischia. “Festeggeremo la festa della Repubblica nel migliore dei modi”, commenta un ottimista Gianni Vuoso, presidente dell’associazione che si batte da lungo tempo per abbattere i confini delle sei municipalità.E sono tanti i vantaggi elencati dai membri dell’Acuii che potrebbero ricadere sui cittadini isolani  nel caso in cui il comune unico, dopo il referendum consultivo, si concretizzi. Un maggior peso politico che possa unire le forze dell’isola in un unico organismo che abbia maggior peso nei confronti delle istituzioni superiori si legherebbe a un risparmio economico che farebbe mettere da parte agli isolani milioni di euro, preziosissimi in un periodo di crisi così acuto che l’isola è l’intera Italia stanno vivendo. “Quando ci vorranno migliaia di voti per diventare consigliere comunale potrà emergere finalmente un voto di opinione, – commenta l’ex magistrato Albino Ambrosio sottolineando come il comune unico potrebbe slegare la preferenza elettorale a una scelta libera, non finalizzata a una mera idea utilitaristica. Il giudice poi  chiarisce, da esperto di diritto, che il referendum consultivo non è vincolante, servirà solo alla Regione per avere le idee chiare. Una cartina tornasole che possa restituire un quadro veritiero di ciò che pensa la gente di questa possibilità. Nella serata di ieri nel cuore di Casamicciola si sono quindi gettate le fondamenta per una lotta proiettata verso una rivoluzione amministrativa che potrebbe vedere l’isola finalmente unita in un unico organismo. Il fronte del sì comincia a compattare i proprio simpatizzanti e stavolta, come accadde 4 anni fa, i contrari all’unità amministrativa ischitana non potranno scegliere la strada dell’assenteismo alle urne. Dovranno far valere le proprie idee e controbattere punto per punto i numerosi vantaggi elencati ieri sera dai promotori del SI.