REGINE PRENDA LEZIONI DA D’AMBROSIO NELLA CONDUZIONE DEL CONSIGLIO

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di Gennaro Savio

Da tre anni a questa parte siamo puntualmente costretti a denunciare la supponenza e l’arroganza politica con cui, da Presidente del Consiglio, l’Avvocato Michele Regine conduce i lavori del Civico consesso di Forio. Innumerevoli tentativi di evitare gli interventi dei Consiglieri di opposizione o di limitarne la durata, il tutto culminato col piantonamento da parte dei Vigili Urbani di Domenico Savio. E a tratti la conduzione autoritaria del Consiglio comunale di Forio, che nulla ha a che vedere con le elementari regole della democrazia e con la quale si calpestano i principi della Costituzione repubblicana e antifascista scritta col sangue dei Partigiani morti durante la Resistenza e la Guerra di Liberazione dal nazi-fascismo, sembra aver riportato la cittadina all’ombra del Torrione indietro nel tempo al ventennio mussoliniano. “Non siamo in un’aula del ventennio fascista, questa è un’aula della Repubblica Italiana e il popolo la democrazia se l’è conquistata coi morti”, ha più volte tuonato Domenico Savio all’indirizzo dell’Avvocato Regine. A Casamicciola Terme a fare quasi da contraltare all’autoritarismo di Michele Regine, c’è il Presidente del Consiglio Vincenzo D’Ambrosio il quale, aldilà di quello che prevede il relativo Regolamento, oltre a non cronometrare la durata degli interventi, dà ai Consiglieri di maggioranza e di opposizione, la possibilità di intervenire più volte sullo stesso argomento. Ma non è tutto. Se sul “tappeto” ci sono questioni di rilevante attualità, dà ai cittadini presenti persino la possibilità di intervenire e di dialogare con i componenti del Civico consesso.