_Partite le lettere per sospendere il Cas ai cittadini che non hanno presentato i progetti entro il 31 luglio_
Risultati positivi con la prima scadenza riguardante i percettori del CAS ma ancora troppe inadempienze. Questo, in estrema sintesi, gli esiti della prima importante scadenza riguardante la ricostruzione privata post-sisma registrati negli ultimi tre mesi. A dare un forte impulso alla presentazione dei progetti è stata l’ordinanza numero 8 firmata dal Commissario straordinario, Giovanni Legnini il 24 aprile scorso che ha fissato scadenze per la presentazione dei progetti e sanzioni per i proprietari inadempienti. In particolare, dopo la chiusura dei primi termini, fissati al 31 luglio 2024 e rivolti ai percettori del Contributo di Autonoma Sistemazione (CAS) proprietari di edifici danneggiati dagli eventi calamitosi del 2017 e 2022, per i quali non esistono impedimenti alla ricostruzione. In una nota ufficiale Legnini mostra come la sua azione vacilli e così continua ad incolpare i terremotati per una macchina della ricostruzione che non va! Ecco le condizioni del Commissario.
Il bilancio complessivo ha visto la presentazione sulla nuova piattaforma informativa “Ge.di.si” messa a disposizione dei cittadini e dei professionisti, di 90 domande in tre mesi, di cui 43 con richiesta definitiva di contributo, un dato che rappresenta quasi il 40% delle richieste totale di contributo pervenute in oltre due anni, per un totale di 107 istanze.
Analizzando le richieste per Comune, Casamicciola Terme su 101 percettori di Cas in 59 hanno trasmesso le domande, di cui 26 sono istanze di contributo, 17 domande semplificate, 9 preliminari e 7 ancora da valutare per alcune criticità. Per Lacco Ameno, su 59 famiglie beneficiarie del Cas, in 21 hanno risposto, con 13 richieste di contributo, 5 semplificate, 1 preliminare e 2 che riscontrano problematiche. Mentre, a Forio, su 9 nuclei famigliari percettori di Cas, 5 le istanze pervenute, di cui 2 di contributo e 3 presentano criticità. Altre domande sono pervenute dopo la scadenza del termine.
Si tratta di numeri importanti, che rappresentano una netta inversione di tendenza nel processo della ricostruzione privata. Ma ancora non basta. Restano, infatti, 84 famiglie inadempienti (42 a Casamicciola, 38 a Lacco Ameno e 4 a Forio), per le quali si attiveranno i procedimenti di sospensione del CAS e di potere sostitutivo da parte del Commissario, come previsto dall’ordinanza speciale n. 8.
E’ stato lo stesso Commissario straordinario a notificare ieri, con una lettera ai cittadini e per conoscenza ai loro sindaci, l’avvio dei procedimenti di sospensione del CAS e dell’intervento sostitutivo, che saranno conclusi entro 30 giorni dalla data di ricevimento della missiva. Di ciò è stata informata anche l’Unità Tecnica Amministrativa della Presidenza del Consiglio dei Ministri (UTA), responsabile della verifica e della liquidazione del “CAS-sisma” a Casamicciola, come da convenzione sottoscritta il 16 febbraio scorso.
I soggetti interessati avranno a disposizione 20 giorni per la presentazione di memorie scritte e documenti. Se entro questo periodo dovesse pervenire la domanda di contributo si provvederà al ripristino del CAS e non si darà seguito all’intervento sostitutivo. Diversamente, decorso il termine dei 30 giorni, oltre alla sospensione del contributo, si attiveranno i poteri sostitutivi.
Il Commissario Legnini ha già incontrato, nei giorni scorsi, i rappresentanti dei collegi e degli ordini professionali della Campania per concordare insieme le modalità operative nel rispetto dell’intesa di collaborazione già sottoscritta. Dopo l’invio delle comunicazioni, infatti, gli enti professionali avranno 10 giorni di tempo per selezionare dalle short list la terna di tecnici da mettere a disposizione nell’ambito del potere sostitutivo, e nei successivi 20 giorni, i cittadini potranno scegliere tra i professionisti proposti o regolarizzare la loro posizione. In qual caso, si procederà con la sospensione del potere sostitutivo e con il ripristino del Cas.