ISCHIA (COMUNICATO STAMPA) – Il Comune d’Ischia ha deciso di ricorrere alla giustizia amministrativa per far annullare la delibera dell’Asl con la quale quest’ultima ha disposto la rimodulazione dei servizi della salute mentale denominati SIR. Una delibera che, partendo da un presupposto apparentemente meritorio, cioè quello di comprimere le spese, nei fatti, smantella definitivamente un servizio importante, che dava risposte ai poveri pazienti della salute mentale membri della nostra collettività. In seguito alla attuazione delle disposizioni contenute nell’atto impugnato e dopo il declassamento ”molto discutibile”(per usare un eufemismo) del grado di patologia dei pazienti affidati alla struttura, appare nella sua compiutezza, il disegno malevolo dei vertici dell’Asl di sopprimere ogni presidio sanitario dall’isola nel campo della sanità mentale.
Una iniziativa di civiltà doverosa, quella del ricorso al Tar, che abbiamo assunto in concerto con i rappresentanti del comitato che sta giustamente cercando di tutelare i diritti dei malati e delle loro famiglie: ha dichiarato il vicesindaco Enzo Ferrandino. Il declassamento sospetto, e per alcuni versi miracoloso, del grado di patologia di tutti i pazienti e la rimodulazione del servizio , che tende a ribaltare sui comuni e sulle famiglie degli ammalati l’onere delle cure, costituiscono espressione della malcelata volontà di procedere alla ingiustificata eliminazione di un altro fondamentale servizio sanitario della nostra isola. Rispetto a queste azioni nefaste l’ente comunale non vuole rimanere inerme e pertanto adesso intraprendiamo l’azione giudiziaria a tutela degli interessi del Comune d’Ischia e di tutta la collettività isolana, e, parallelamente, attiveremo i canali politici per far sentire degnamente la voce della comunità isolana su questo tema come pure su tutta la questione sanità isolana.