SERRARA, IN CONSIGLIO POLEMICHE SUL CENTRO RIFIUTI

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Lunedì sera si è tenuto un nuovo Consiglio comunale a Serrara Fontana in tema di rifiuti ed associazionismo. Il primo punto all’ordine della seduta ha, infatti, riguardato i lavori per la realizzazione di un centro di raccolta rifiuti nel territorio montano, il cui iter  burocratico va avanti da tempo. Come si ricorderà, infatti, due anni fa, l’amministrazione guidata dal sindaco Rosario Caruso emanò un avviso pubblico per reperire una location di non meno di 300 mq e non strettamente adiacente al centro cittadino da asservire ad area stoccaggio rifiuti, essendone il Comune sprovvisto.  Dopo alcuni intoppi iniziali, sopraggiunse al Comune l’offerta di affitto con eventuale opzione di vendita per la somma di 200.000 euro, di un fondo di circa 500 mq e ubicato in via Pantano, in prossimità del cimitero di Serrara. Un’offerta questa che parte soddisfare le esigenze dell’amministrazione che procedette così a prendere in locazione per un periodo di sei mesi, più altri sei eventualmente rinnovabili, il fondo in questione, al fine di avviare la progettazione definitiva er la realizzazione dell’area di stoccaggio nello stesso. Nei mesi scorsi, dunque, è stata così redatto il progetto ad hoc, risultante essere pari     1.367.705 poi rimodulato successivamente in 1.311.54 euro,  e che prevede la suddivisione dello stesso in due lotti, di cui il primo relativo alle opere strettamente necessarie per l’iniziale utilizzo del centro di raccolta e da finanziare, in caso di mancato accoglimento di totale finanziamento da parte di enti tersi, con il bilancio di fondo comunale.

L’amministrazione di Serrara- Fontana, ha difatti partecipato all’avviso pubblico della Regione Campania per la mappatura nel territorio campano di progetti esecutivi immediatamente cantierabili, ma al momento non avrebbe ancora avuto alcun riscontro sull’esito dei risultati.  La seduta consiliare di lunedì sera, dunque, verteva sull’approvazione  della delibera che darebbe l’avvio alla realizzazione del primo lotto di lavori, per un somma di circa 349.000 euro e il nulla osta per l’acquisizione  definitiva del fondo da parte del Comune, per circa 200.000 euro. Insomma, non proprio spiccioli! Proprio per questo motivo, l’amministrazione di Serrara Fontana ha proposto, con la medesima delibera, di assumere un prestito dalla Cassa depositi e prestiti per far fronte alle spese per la realizzazione dell’area di stoccaccio.  Una proposta che non è stata ben vista da parte di tutta l’opposizione costituita da Tilde Trofa, Umberto Di Iorio, Palma Iacono e Roberto Iacono che  hanno reputato tutto l’iter piuttosto farraginoso. «Come Progetto Ischia – ha difatti commentato il consigliere Roberto Iacono – siamo da sempre per un centro unico isolano  di raccolta e non per il fai da te di ogni comune.  Al massimo i centri di raccolta rifiuti sull’isola dovrebbero essere due. Siamo quindi per una gestione unitaria del servizio  così da ridurre i costi e le tariffe per i cittadini isolani.  Detto questo, comunque, riteniamo che l’iter seguito per la realizzazione del centro di raccolta, risulta piuttosto farraginosa a tal punto che oggi, dato il tempo trascorso, abbiamo dei seri dubbi sulla sua riuscita. Non abbiamo visto l’attestazione del responsabile del procedimento, il Tenente Giuseppe Mattera che comprovi, con documenti alla mano,  l’indispensabilità e l’indilazionalbilità dell’acquisto del fondo come previsto dall’articolo 12  del decreto legislativo n.98/2011. Norma questa, richiamata dal revisore dei conti il quale si limita ad esprimere, tra l’altro,  parere favorevole senza riportare nella parte narrativa i dati dell’attestazione ove vi fossero.

Si è, inoltre preceduto all’acquisto dell’area senza una chiara scelta  da parte del consiglio comunale e questo a nostro parere in violazione dell’art. 42, comma 2, lett.l) del d.lgs. n. 267/2000. Non è chiaro, inoltre,  se siano state effettuate verifiche ambientali. Riteniamo, quindi, la spesa complessiva prevista  per una zona non ancora valutata da un punto di vista ambientale eccessiva e poco documentata in Consiglio. Insomma il procedimento in atto pone seri problemi sulla realizzazione dell’opera. Si è ritenuto, altresì, di fare almeno, come al solito, del contributo della minoranza che avrebbe portato idee su una migliore organizzazione del servizio di raccolta rifiuto di cui il centro ne è un fattore importante». Voto contrario dunque quello espresso dalla minoranza a riguardo. La seduta consiliare, però,non ha solo riguardato il centro di raccolta rifiuti. L’altro punto all’ordine del giorno verteva, infatti, sulla richiesta di ammissione all’associazione “Borghi Marinari d’Italia”. L’adesione alla stessa, infatti, permetterebbe al comune montano di poter rientrare più facilmente in un circuito specifico rivolto ai turisti e di promuovere dunque il territorio in questione. A riguardo, il voto della minoranza è stata favorevole anche se non con qualche remora. Alla proposta di delibera, infatti, mancava sia lo statuto che l’atto costitutivo dell’associazione, due atti  ritenuti indispensabili dall’opposizione per l’approvazione dell’adesione. Il gruppo dell’opposizione ha tuttavia, poi deciso di dare voto favorevole, dopo aver chiesto maggiore delucidazioni in merito. « Ancora una volta – ha commentato il consigliere Iacono a margine della seduta – la maggioranza è venuta in Consiglio con atti mancanti, poi non solo pretendono il nostro voto favorevole.  Ad ogni modo, per quanto riguarda l’are di stoccaggio, Invitiamo la maggioranza ed i tecnici ad essere molto attenti ai controlli nell’impiego di questa ingente spesa evitando sprechi e che nella realizzazione dell’opera siano rispettate le norme ambientali, paesaggistica e del traffico veicolare, anche a tutela delle persone che vivono nella richiamata località».