ISCHIA. La condotta Slow Food delle isole di Ischia e Procida organizza una serie di incontri seminariali tematici di approfondimento sull’Agricoltura per lanciare una iniziativa concreta in difesa della «Terra Madre isolana». Partendo dal motto «Mangiare è un atto agricolo»W.Berry, e dal progetto «Terra alla terra in mezzo al mare», la condotta guidata dall’agronoma Silvia d’Ambra apre ufficialmente le iscrizioni alle lezioni di teoria e pratica sulla «Agricoltura possibile per l’isola d’Ischia», tra sostenibilità, ecologia e prospettive di nuovo business non solo familiare, destinate ad appassionati e professionisti.
QUESTO IL CALENDARIO DELLE LEZIONI
7-8 febbraio: ORTICOLTURA ECOLOGICA: TEORIA E PRATICA, a cura del professore Stefano Pescarmona, agronomo e docente di Orticoltura all’università di Scienze gastronomiche di Pollenzo.
21 febbraio: COME DIVENTARE UN AGRICOLTORE CUSTODE DELLA BIODIVERSITÀ a cura della dottoressa Patrizia Spigno.
22-23 febbraio: TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI: norme sanitarie, teoria e pratica, a cura dell’ingegnere Vito Trotta e del produttore Sabato Abbagnale.
28 febbraio – 1 marzo: GESTIRE UNA MICRO AZIENDA INTEGRATA, a cura del dottore Carlo Hausmann e della dottoressa Angela Galasso.
A chiusura del ciclo di seminari, nel mese di aprile, si terrà una tavola rotonda di approfondimento sulla relazione tra Clima, Agrcoltura e Cibo. «I destinatari degli incontri – sottolinea Silvia d’Ambra – sono appassionati di orto, educatori, agronomi, cuochi, medici e nutrizionisti illuminati; aspiranti zappatori, casalinghe, liberi professionisti, pensionati, agricoltori, preti bambini, studenti ragazzi. Insomma è dedicato a tutti quelli che desiderano fare qualcosa di “buono”, in tutti e per tutti i sensi». Ma non solo. «L’Agricoltura è una parola strausata, per nulla inflazionata. Vecchia come il mondo, sempre moderna. Una parola che ispira un mare di emozioni: è la salvezza del pianeta – ricorda Riccardo d’Ambra, ideatore e anima dell’iniziativa – ed è il futuro. L’Agricoltura frena le frane, è la sopravvivenza di un popolo, evoca speranza: una parola pulita. Si può “coltivare” in piccolo e in grande, da contadini, marinai, aviatori: terra mare cielo, in ogni luogo: non ha ceti sociali. Senza l’Agricoltura non esisterebbe – aggiunge con la consueta passione Riccardo – neppure la nonna. Tradizioni e tipicità, ovvero “Questi Fantasmi” senza l’Agricoltura. Non si studia, si impara e basta. Evoca fatica, sudore. Restituisce equilibri: all’ambiente e agli uomini. È sincerità, verità, dignità, valori: cibo». Per informazioni, prenotazione e dettagli: sul sito www.slowfoodischiaeprocida.wordpress.it Tel. 3407336816 (silvia), 3337100480 (Federica) E-mail: f.dambra@libero.it