Una vicenda giudiziaria che si è chiusa dinanzi ai giudici del Tribunale di Napoli e che rappresenta l’epilogo di un fatto di cronaca che non passò inosservato sulla nostra isola. Il 36enne casamicciolese Francesco Monti è stato condannato alla pena di due anni e otto mesi di reclusione con l’accusa di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo era stato arrestato nel maggio 2023 dagli agenti del commissariato di polizia di Ischia perché trovato in possesso di 180 grammi di cocaina: per questo era stato tradotto nel carcere di Poggioreale prima di ottenere la misura meno afflittiva degli arresti domiciliari, ai quali si trovava tuttora ristretto. Adesso Monti, difeso dall’avvocato napoletano Antonio Abet, tornerà in libertà in attesa dell’affidamento ai servizi sociali.
A destare scalpore esattamente un anno fa furono le modalità che portarono all’arresto di Francesco Monti. Quando i poliziotti effettuarono una perquisizione nello stabile di proprietà della madre ma nella sua disponibilità, la droga fu rinvenuta in un congelatore abilmente occultata in due confezioni di carne macinata: uno stratagemma ingegnoso che però non sfuggi all’intuito investigativo degli agenti che rinvennero e sequestrarono l’ingente quantitativo di cocaina che era stato diviso in 284 dosi pronte ad essere immesse sul mercato isolano.