Una rapina consumata, tre rapine tentate. Tutte con la stessa tecnica: narcotizzare la vittima, indebolirla, condurla a uno stato di incoscienza. Per poi rapinarla. Un metodo seriale, culminata ieri in una condanna in primo grado del presunto malvivente: sei anni di reclusione è il verdetto a carico di Francesco Marrazzo, ritenuto responsabile di aver narcotizzato e rapinato una turista ischitana giunta a Napoli lo scorso giugno; ma anche di tre tentativi di rapina ai danni di commessi o clienti di esercizi commerciali nella zona del centro cittadino (in zona corso Novara). In una occasione, il colpo è riuscito: lo scorso primo giugno, una turista ischitana fu abbandonata sul ciglio di una strada di periferia dal rapinatore, che – in quella occasione – si era finto tassista. La donna aveva accettato del caffè offerto in auto dal sedicente tassista. In altre tre occasioni, le telecamere di negozi inquadrano l’uomo mentre – al tavolino di un bar – maneggiava qualcosa di simile a delle polverine: immagini utilissime poi ad identificarlo e inchiodarlo alle sue responsabilità.