(C.S.) introdurre la tassa di sbarco e destinare il gettito che ne deriverebbe per finanziare un bando pubblico attraverso il quale introdurre corse aggiuntive da e per Ischia a prezzi concordati. È la proposta, in fase di definizione, intorno alla quale si stanno confrontando i sindaci dell’isola d’Ischia. Già ieri, nel corso di una riunione alla quale hanno partecipato Giosi Ferrandino (Ischia), Paolino Buono e Dionigi Gaudioso (Barano), Carmine Monti (Lacco Ameno), Arnaldo Ferrandino e Giuseppe Zabatta (Casamicciola), Michele Calise (Forio) e Rosario Caruso (Serrara Fontana) si è raggiunta una intesa di massima sulle mosse da intraprendere per spezzare il monopolio dell’armatoria privata e calmierare il mercato dei trasporti marittimi. È l’articolo 5 della legge regionale 3/2002 ad offrire ai sindaci questa opportunità. “Gli enti locali – recita il testo – possono istituire, d’intesa con la Regione, ai fini della compatibilità di rete, servizi di trasporto di linea aggiuntivi a quelli definiti minimi con oneri a carico dei rispettivi bilanci”. Il gettito previsto dalla tassa di sbarco garantirebbe l’introduzione di 8/10 nuove corse a prezzi politici, concordati con la definizione del bando di gara, che aprirebbero definitivamente il mercato dei trasporti marittimi oltre a calmierare sensibilmente i prezzi. «Ho interpellato anche i sindaci di Capri – ha aggiunto a margine dell’incontro Giosi Ferrandino – i quali si sono detti favorevoli all’iniziativa. Nei prossimi giorni ci incontreremo di nuovo con i colleghi per definire la strada da seguire».