Tre ragazzini lanciano i sassi dal Belvedere, denunciati. Il report dei controlli dei Carabinieri

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Controlli dei Carabinieri di Ischia nel porto commerciale e a Procida per i Carabinieri della Compagnia di Ischia. Identificate 167 persone e controllati 116 veicoli con 11 sanzioni al codice della strada.

A Procida sono 3 i ragazzini che i Carabinieri hanno denunciato. Uno ha 17 anni mentre gli altri 2 sono 16enni. Sono tutti studenti e sono di buona famiglia. La centrale ha allertato i Carabinieri perché poco prima era stato segnalato il pericoloso lancio di sassi da via salita castello in corrispondenza del balcone belvedere. I militari hanno visonato i sistemi di videosorveglianza e hanno accertato che i 3 ragazzini poco prima avessero lanciato diverse pietre in direzione del sottostante borgo della Corricella creando pericolo per le persone presenti. Danneggiata anche la tettoia in legno di un noto ristorante.
I tre minorenni sono stati individuati, rintracciati e affidati ai rispettivi genitori

Durante i controlli sempre a Procida i militari hanno denunciato 3 persone per gestione di rifiuti non autorizzata. I 3 sono stati fermati a via Vittorio Emanuele a bordo di un autocarro mentre trasportavano senza autorizzazione materiale di risulta edile, suppellettili ed apparecchiature elettroniche. L’autocarro è stato sequestrato.

Nel porto commerciale di Ischia i militari della locale Stazione hanno arrestato per detenzione di droga e resistenza Christian Iacono*, 28enne del posto già noto alle forze dell’ordine.
L’uomo è sbarcato da un aliscafo proveniente da Napoli e ha tentato di eludere i controlli allontanandosi velocemente. I Carabinieri lo hanno inseguito e dopo una breve colluttazione il 28enne è stato arrestato. Perquisito, è stato trovato in possesso di 10 dosi tra cocaina e eroina che erano state nascoste nelle maniche del giubbotto. Trovato anche un coltello a serramanico lungo 16 centimetri. Per i carabinieri 7 e 5 giorni di prognosi per le lesioni subite durante l’arresto.
L’arrestato è stato trattenuto in camera di sicurezza in attesa dell’udienza direttissima.