TRIBUNALE ISCHIA, ANCORA DISAGI: MANCA IL PERSONALE… E PURE LA CORRENTE

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ISCHIANon foto 1bastava l’endemica carenza di personale, che sta di fatto paralizzando gli uffici giudiziari sull’isola d’Ischia, ieri a mettere ulteriormente in crisi l’esercizio dell’attività giurisdizionale si è messa anche la mancanza di elettricità, che, come ha dichiarato l’avvocato Maria Grazia Di Scala, per alcune ore ha bloccato le attività al primo piano, della Sezione Distaccata. Piove sul bagnato, quindi, e volendo restare in tema meteorologico, nonostante il brusco calo delle temperature, il clima che si percepisce tra gli operatori giudiziari è abbastanza caldo, sintomo di un’insofferenza che si manifesterà durante la prossima Assemblea dell’Assoforense prevista per il 9 febbraio. In tutta questa vicenda, però, qualcosa si muove, e secondo quanto è trapelato ieri negli ambienti giudiziari, pare che il Giudice coordinatore della Sezione Distaccata, il dott. Carro, abbia firmato il provvedimento che consenta di riprendere le attività per il Giudice di Pace. foto 2«Questa mattina (ieri per chi legge n.d.r.) il Giudice coordinatore, Salvatore Carro, d’imperio, sollecitato da numerosi avvocati, ha adottato un provvedimento di nomina di un funzionario amministrativo, di fatto promuovendolo a responsabile del servizio, e quindi consentendo in questo modo, si svolgere una serie di attività che altrimenti non si potrebbero svolgere, tra le quali, l’iscrizione al ruolo dei fascicoli, la pubblicazione ed il deposito delle sentenze e l’espletamento dell’udienza penale. – ha dichiarato  l’avvocato Maria Grazia Di Scala – le iscrizioni al ruolo non si potevano effettuare dal 6 novembre 2014, quanto invece all’udienza penale erano mesi che questa non si trattava, con rinvii anche di un anno per la mancanza del Cancelliere. Con questo atto del Giudice coordinatore, approvato in via d’urgenza, e provvisoriamente solo per sei mesi, si dovrebbero in parte risolvere alcune di queste problematiche che le citavo. Inoltre con questa situazione di quasi paralisi dell’attività negli uffici del Giudice di Pace, è coinciso  un periodo in cui ci sono state molte operazioni di contrasto alla giuda in stato d’ebbrezza da parte delle forze dell’ordine, con conseguenti sequestri di patente di guida, in alcuni casi adottati anche in maniera generica, in modo da generare motivi di ricorsi. Purtroppo però, per le carenze che citavo, ci sono dei miei clienti che da novembre sono senza patente, perché nessuno ha potuto “accettare” il ricorso ed iscriverlo al ruolo. Ho scritto pertanto – continua l’avvocato Di Scala – al Giudice coordinatore, invitandolo a disporre immediatamente l’assegnazione di questi fascicoli, con precedenza rispetto agli altri, proprio perché c’erano clienti che hanno annunciato il ricorso alla Corte di Giustizia Europea con richiesta di risarcimento di danni, nei confronti del Ministero della Giustizia, trattandosi proprio di delegata giustizia».